mercoledì 2 ottobre 2019

COME L'INCROCIO DEI DATI RELATIVI ALL'AMBIENTE, AGLI STILI DI VITA E ALLA SALUTE POSSONO AIUTARE A DISEGNARE INTERVENTI SANITARI PIU' PUNTUALI


La Conferenza Internazionale BDH2019 (Big Data in Health), giunta alla terza edizione, si svolgerà a Roma dal 2 al 4 Ottobre ed è organizzata dalla Big Data in Health Society con la collaborazione di Antonio Scala del Cnr, di Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità, di Roberto Setola del Campus Biomedico e di Pierpaolo Cavallo dell’Università di Salerno.
BDH2019 ha in questo anno l’ambizione di dare voce a tutti i principali soggetti dell’ecosistema innovativo della Sanità che si occupano di analisi ed applicazioni legate ai dati medico-sanitari. Lo scopo è di condividere non solo i risultati scientifici e le linee di ricerca attuali e future, ma anche le best practices già in essere e di fare il punto su alcuni temi caldi che sottostanno ai Big Data: la privacy dei pazienti e la sicurezza delle infrastrutture che devono proteggerli.
Una novità di BDH2019 sarà la discussione sull’utilizzo incrociato di basi dati multiple, per sviluppare delle 'mappe della salute' che esplorino le correlazioni fra ambiente, stili di vita e salute. Inoltre, ci sarà uno spazio per creare un incrocio virtuoso fra domanda ed offerta, ovvero un incubatore di progetti che permetta di collegare gruppi di ricerca specializzati nell’analisi dati e gruppi che hanno realizzato, sviluppato e popolato basi di dati legate alla salute.
Ad aprire i lavori è stato il ministro dell'ambiente Sergio Costa.
La prima giornata, organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), è dedicata ai Big Data relativi all’ambiente, agli stili di vita e alla salute. 
Si è discusso dell’opportunità di integrare questi tre campi per poter disporre di preziose informazioni che possono aiutarci a disegnare interventi sanitari più precisi e puntuali. Comprendere nel dettaglio che certe patologie sono collegate a stili di vita poco salubri o a problemi di tipo ambientale può suggerire nuove strategie di prevenzione e cura, così come suggerire ai decisori politici dove e come intervenire.
Nel corso della prima giornata gli esperti hanno esplorato la possibilità di creare nuove basi di dati che, grazie anche all’interesse e alla partecipazione dei cittadini, possono arricchire ulteriormente i già preziosi Big Data. Ampio spazio sarà riservato all’accessibilità dei dati e alla necessità di “standardizzarli” per poterli integrare. 
Durante il secondo giorno della conferenza (3 ottobre) sarà invece trattato il tema del bilanciamento fra il diritto alla privacy e il diritto alla salute, con particolare riferimento alla questione del GDPR e al suo impatto sull’efficacia del processo di cura del paziente e sulla privacy, mentre il programma dell’ultima giornata (venerdì 4 ottobre) prevede l’analisi di come i Big Data hanno rivoluzionato e rivoluzioneranno molti ambiti
della sanità e della medicina: dalla diagnostica alla cura, fino alla gestione dei servizi sanitari.

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