venerdì 11 ottobre 2019

LA REGIONE HA APPROVATO IL T.U. DEL COMMERCIO - ORA TOCCA AI COMUNI

Il Consiglio regionale del Lazio oggi ha approvato a maggioranza la proposta di legge regionale n. 37 del 20 giugno 2018 “Testo unico del commercio”, che riforma la legge regionale n. 33 del 1999 e razionalizza altre norme di settore emanate negli ultimi 20 anni. Hanno votato a favore 31 consiglieri, nessuno contrario e 8 astenuti (Lega, Fratelli d’Italia e i due consiglieri del gruppo misto che fanno riferimento a “Cambiamo”). 
I lavori sul testo erano iniziati il 2 ottobre  con la relazione del vice presidente della Regione, Daniele Leodori, e la discussione generale. 
Nella seduta di ieri, concluso il dibattito generale con gli ultimi due interventi, l’Aula aveva approvato già 90 dei 109 articoli complessivi. Oggi il voto definitivo, dopo l’approvazione degli ultimi 19 articoli più uno aggiunto con un emendamento.
L’obiettivo della nuova legge, come emerso anche dalle dichiarazioni finali dei consiglieri, è quello di riordinare la normativa regionale in materia di commercio, attraverso la raccolta e la razionalizzazione di tutte le disposizioni di settore. Vengono riunificate o abrogate una serie di disposizioni frammentate in più testi: il commercio in sede fissa e su aree pubbliche (L.R. n. 33/99); le reti d’impresa tra attività economiche su strada (L.R. n. 4/2006, articolo 113); il commercio all’ingrosso (L.R. n. 74/1984); l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (L.R. n. 21/2006); la distribuzione della stampa quotidiana e periodica (L.R. n. 4/2005); il commercio di animali da affezione; il commercio equo e solidale.
Il testo unico, inoltre, tiene conto anche delle numerose modifiche intervenute negli ultimi anni nell’ordinamento statale ed europeo in tema di concorrenza, semplificazione amministrativa e liberalizzazione delle attività economiche e dello sviluppo di nuove forme aggregative tra imprese. In particolare, sono stati adeguati i contenuti normativi regionali con quelli prescritti dalla direttiva n. 123 del 12 dicembre 2006 (Direttiva Bolkestein) e dal decreto legislativo n. 59/2010 e successive modifiche, nonché con quelli dei decreti legge n. 201/2011 e n. 1/2012 in materia di tutela della concorrenza, liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione dei procedimenti amministrativi e nuove modalità di programmazione delle attività economiche.
Ora, appena sarà pubblicato, toccherà ai Comuni che in molti casi sono privi del Piano del commercio previsto dal Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114 recante la "Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59".
Sarebbe ora che venisse fatto ordine e che venissero tutelati i centri storici e le antiche botteghe.
Quando sedevo in Consiglio Comunale nella città di Sabaudia  per la seduta del 14 maggio 2012 fornii delle linee guida per la predisposizione del Piano del commercio, ma temo che siano rimaste lì.

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