martedì 15 ottobre 2019

FINALMENTE LA REGIONE LAZIO APRE LE PORTE ALLA PARTECIPAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI TUTELA DEI PAZIENTI PER LA PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEI SERVIZI


La Giunta della Regione Lazio ha approvato ieri 14 ottobre una delibera per la definizione di un ‘Participation Act’ per la promozione della partecipazione delle organizzazioni di tutela dei pazienti e dei loro famigliari nella programmazione e valutazione dei servizi sanitari regionali. 
E' un importante passo avanti. Con la delibera, non ancora pubblicata, viene istituita presso l’Assessorato regionale una vera e propria Cabina di regia che rappresenta la sede istituzionale per il confronto tra la Regione e le organizzazioni sulle politiche e le iniziative regionali messe in campo. Ed inoltre una volta l’anno si riunirà l’Assemblea delle organizzazioni di tutela dei pazienti che rappresenta lo strumento di confronto pubblico. Vogliamo migliorare e implementare il coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato con l’obiettivo di monitorare e migliorare le politiche regionali in materia sanitaria.
Sono stati individuati dei Gruppi di partecipazione attiva a cui aderiscono liberamente le organizzazioni in rappresentanza dei pazienti delle seguenti patologie: autoimmuni e reumatologiche, rare, diabete e metaboliche, cardiocircolatorie, respiratorie, oncologiche, neurologiche e neurodegenerative, renali croniche, psichiatriche, neuropsichiatriche infantili e dipendenze patologiche.
Le organizzazioni che intendano partecipare ai gruppi dovranno dichiarare di essere registrate in Italia o in Europa e operative nel territorio regionale, essere iscritte al Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS), che pazienti e loro caregiver rappresentino la maggioranza degli iscritti, che gli organi direttivi siano democraticamente eletti dagli iscritti e che rendano pubblici i finanziamenti ricevuti.
da quanto si apprende dal sito della Regione l' intesa è stata condivisa con le associazioni dei malati cronici e rari del Lazio: FederDiabete Lazio, AISC AISM APNOICI PARENT PROJET e dal Coordinamento Regionale delle Associazioni dei malati cronici e Rari del Lazio (CRAMC Lazio) promosso da Cittadinanzattiva Lazio a cui aderiscono l’Associazione italiana pazienti BPCO Onlus, AIC Lazio (Associazione Italia Celiaci), Azione Parkinson, AIL Lazio (Associazione Italiana contro la leucemia-linfomi e i mielomi), Associazione malati di reni, ASBI (Associazione Italiana Spina Bifida), FAIS (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati), Bianco Airone pazienti Onlus, AISC Lazio (Associazione Italiana Scompensati Cardiaci), ASMARA (Sclerodermia e altre malattie rare “Elisabetta Giuffrè”), ALMAR Lazio (Associazione Lazio Malati reumatici), A.L.I.Ce. (Associazione per la lotta all'ictus Cerebrale) onlus - Regione Lazio, A.P.E. Onlus - Associazione Progetto Endometriosi Onlus, SIMBA, Libellula Libera.
“La Cabina di regia, che si riunirà con una frequenza trimestrale, avrà la funzione di ascolto e di interlocuzione definendo inoltre i criteri di priorità per esaminare le proposte avanzate dalle organizzazioni. La Cabina di regia attiverà inoltre la consultazione delle organizzazioni in relazione a iniziative regionali ritenute prioritarie e potrà attivare tavoli tematici e per patologie specifiche con la partecipazione dei rappresentanti dei professionisti” - così l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato.
“L'approvazione dell'Atto di indirizzo da parte della Regione Lazio rappresenta una svolta rilevante nella governance del sistema sanitario regionale. Infatti – spiega Elio Rosati, segretario regionale di CITTADINANZATTIVA Lazio - grazie a questa misura le organizzazioni civiche, le associazioni dei malati cronici e rari vedono riconosciuto un principio fondamentale: quello della pienezza nel partecipare all'elaborazione di politiche regionali inerenti il settore della cronicità. Si apre con questo Atto di indirizzo un percorso innovativo che vede insieme Regione, operatori e associazioni nella elaborazione, monitoraggio e valutazione dei percorsi di salute. Tale Atto rappresenta allo stesso tempo una sfida unica nel panorama italiano: il protagonismo delle organizzazioni civiche, delle associazioni di malati cronici e rari come modello di sviluppo per una sanità partecipata. Riteniamo fondamentale il ruolo delle associazioni, dei volontari e delle migliaia di cittadini che da oggi potranno avere in questo nuovo modello partecipativo una possibile risposta a bisogni di salute complessi”.

1 commento:

  1. Così le Associazioni civili potranno vendere bene pacchetti di "mi piace" e servire da supporto giustificativo per le cose anche peggiori.
    Ma è mai possibile che tutti i meccanismi interni di controllo, con dipendenti pagati per esercitare controlli di qualità e quantità, con politici per scegliere ed indirizzare, debbano farsi sostituire da Associazioni che si moltiplicheranno come funghi per partecipare a chissà quale suddivisione ?

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