L'ottimo Quotidiano sanità ci racconta che si sono appena concluse a Salerno le Giornate della Scuola Medica salernitana e durante l'International Syposium che le ha inaugurate il prof. Ranieri Guerra, Assistant Director-General all’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha tenuto una Lectio Magistralis tenuta dal titolo The burden of choice: the science, ethics and economics of resource allocation in health care, nel corso della quale, dopo aver sottolineato come l'infelicità sia un importante determinante della salute (il nostro paese ancora oggi si colloca al 47° posto nella graduatoria delle felicità), ha voluto ricordare come accanto ai determinanti di salute tradizionale (tasso di istruzione, situazione economica, ecc.) ci sia un elemento spesso dimenticato che è quello legale, cioè quello che stabilisce “le regole del gioco” e che dovrebbe essere sviluppato maggiormente con l’aiuto di una comunicazione chiara ed esaustiva per spiegare ad esempio perché sopprimere una struttura o ridemensionare un servizio in sanità per evitare (Sic !) una dispersione inutile delle già esigue risorse.
Secondo il prof. Guerra la formula su come usare la legge per attuare interventi legislativi per la salute efficaci, giusti e basati su prove di efficacia va coniugata insieme alla necessità di creare competenze e meccanismi di coordinamento tra legge e salute, dal livello nazionale a quello superiore: un cammino lungo e tortuoso, minato da ostacoli apparentemente insormontabili.
Il determinante legale di salute spiega come si creano le leggi, come si mettono in pratica e come si fanno rispettare; espone gli obblighi degli stati per garantire salute ai cittadini; chiarisce come le leggi possono condizionare, positivamente o negativamente, gli esiti di salute; identifica infine gli attori principali del sistema a livello globale.
Ecco che i nostri governanti dovrebbero fare più attenzione quando scrivono leggi i cui effetti si ripercuotono sui cittadini e questo in particolar modo quando si occupano di sanità dato che gli effetti sono talora tali da mettere a rischio la vita umana.
Ma oltre a scrivere bene le leggi è importante anche usare buon senso nell'applicarle, il che evidentemente è molto difficile in un mondo sempre più in preda alla globalizzazione, vista come la panacea di ogni problema, dimenticando che la nostra Costituzione all'art. 5 prevede "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento".
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