domenica 25 novembre 2018

LA ASL LATINA RIACQUISTA L'OSPEDALE REGINA ELENA DI PRIVERNO...E ADESSO CHE CI FARA'?

Come i più attenti ricorderanno nel 2001 l'allora presidente della Regione Lazio (Storace) decise una operazione finanziaria molto ardita e complessa denominata in termine tecnico sale and lease back, in base alla quale molti ospedali furono venduti e ripresi in locazione. 
Tralascio qui gli aspetti meramente finanziari dell'operazione.
Ora finalmente dopo diciassette anni la ASL Latina con Deliberazione n. 1004 del 23 novembre.  scorso ha portato a termine l'operazione di riacquisto dell'Ospedale Regina Elena di Priverno.
Il problema ora sarà di capire cosa pensa di farci la direzione generale, visto che, dopo la chiusura dell'attività di ricovero, oramai sono rimasti lì solamente il laboratorio, la radiologia e il PPI (anch'esso minacciato di chiusura).
La regione ha deciso di realizzare una nuova struttura in località Madonna delle Grazie da destinare a casa della salute (ma quando sarà finita ?) pertanto non si comprende a cos sarà destinata. 
E' penoso vedere questi vecchi ospedali, che rappresentano la testimonianza della società con tutti i cambiamenti subiti nel corso degli anni, restare abbandonati, senza manutenzione, al centro delle città.
Sarebbe opportuno che al più presto si pensasse ad una destinazione socio sanitaria di cui Priverno ha tanto bisogno, ma chi lo farà ? 
Tutti sono così impegnati ad altro....

1 commento:

  1. Quello che si è appreso è una buona notizia, a mio parere sarebbe più opportuno riaprire l'ospedale di Priverno, proprio in considerazione che gli unici rimasti sono: Terracina e Latina che spesso non hanno posto per eventuali ricoveri ed i rispettivi Pronto Soccorso sono super affollati. Il grosso errore è stato proprio la chiusura di alcuni ospedali che hanno causato non pochi disagi ai cittadini, sopratutto alla fascia più debole, anziani etc.
    Geograficamente,Priverno è situato al centro di 5 comuni, i quali distano a circa 12 km. pochi distanti l'uno dall'altro. Il problema si accentua quando si parla purtroppo di poche nascite e quindi un aumento della popolazione di anziani, questo è uno dei tanti motivi perché le strutture Sanitarie devono essere disponibili e non chiuse,demolite.

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