domenica 18 novembre 2018

UN'ITALIA CHE MOSTRA AL NORD CONDIZIONI MIGLIORI PER LA QUALITA' DELLA VITA, SIA PUR CON MOLTE ECCEZIONI. MALE LE GRANDI CITTA'. OCCORRE MIGLIORARE L'ORGANIZZAZIONE NEI GRANDI COMUNI

La speciale classifica dei capoluoghi di provincia per la qualità della vita stilata quest'anno da Italia oggi in collaborazione con l'Università degli studi "Sapienza" di Roma ci racconta molte novità tra chi sale e chi scende.
Al primo posto troviamo Bolzano (che prima era all'ottavo posto) che succede a Mantova (a sua volta piombata all'ottavo). 
Seguono Trento, Belluno, Vicenza, Lecco e Parma.
Per la prima volta viene evidenziato come le grandi città (tutte collocate in basso alla classifica: Milano al 57° posto, Torino al 77°, Palermo al 106° e Napoli al 108°) soffrano a causa di una organizzazione inadeguata a gestire città delle loro dimensioni.
Come si vede dalla cartina la situazione è molto variegata anche se al nord complessivamente troviamo molte città ai primi posti.
E' quanto da tempo scrivo ad esempio: "Utopia di un Comune e come realizzarla"; troppa poca importanza viene data dai nostri amministratori locali all'organizzazione del Comune che con il crescere delle dimensioni dell'ente cresce di importanza.
E' molto facile amministrare un comune con mille abitanti e dieci dipendenti, diviene più difficile quando gli abitanti sono qualche milione e i dipendenti migliaia, magari articolati in vari municipi, o circoscrizioni...con deleghe ecc. che rendono molto complesso il processo decisionale.
Meraviglia la salita di Roma dall' 85° posto al 67° nonostante la marea di problemi   visibili ad occhio nudo e di cui la stampa parla tutti i giorni.
Perugia ha guadagnato il 24° posto, ma Venezia è finita al 41° ; neanche Bologna finisce molto bene, collocata solo al 43° posto.
Nel Lazio Latina è finita all'81° posto, preceduta da Rieti 56° e Viterbo 64°, ma seguita a ruota da Frosinone 83°.  
Qui i dati completi : Qualità della vita

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