La Commissione europea ha approvato un nuovo regolamento per snellire le procedure per la spesa dei fondi europei nel periodo 2021-2027; darà un taglio alla burocrazia, ma servono più tutele per garantire che la spesa abbia un impatto reale sul territorio.
La Corte dei conti UE ha espresso il parere che servano più controlli fornendo anche una serie di suggerimenti per la Commissione europea sull'applicazione delle norme 'ombrello' che riguarderanno sei fondi Ue e uno strumento per gli investimenti.
I settori coinvolti vanno dallo sviluppo regionale alla protezione delle frontiere e movimentano circa 360 miliardi di euro, un terzo dell'intero bilancio Ue 2021-2027. "La Corte formula 58 proposte rivolte ai legislatori e alla Commissione.
Se adottate, esse condurranno ad una politica di coesione più efficace ed efficiente", afferma Iliana Ivanova, il membro della Corte dei conti responsabile del parere. Il testo mette anche in guardia contro la poca chiarezza delle norme proposte, che potrebbe portare al paradosso di dare vita a una riforma ancora meno orientata ai risultati rispetto al sistema attuale. Inoltre, avvertono gli auditor, "limitare, o addirittura eliminare, la vigilanza della Commissione su come gli stati membri spendono i fondi dell'Ue", a fronte di una maggiore responsabilizzazione degli Stati stessi, "potrebbe compromettere i progressi compiuti negli scorsi anni sulla riduzione del livello di spese irregolari e inefficaci nel settore della coesione".
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