Prosegue lo scontro a distanza tra i Comitati sorti spontaneamente in difesa de Punti di Primo Intervento e la direzione generale della ASL Latina che seguita ad essere sorda ad ogni forma di comunicazione diretta omettendo di rispondere alle numerose lettere inviate.
Dopo la proposta di "rimodulazione" dei PPI presentata al Comitato dei rappresentanti della conferenza locale sociale e sanitaria il 25 ottobre scorso, nella serata di ieri mi è pervenuto un foglio, non oso definirlo altro, privo di intestazione, senza data e senza firma, che rappresenterebbe una nuova proposta della ASL.
Non ritengo possibile che i Sindaci possano prendere in esame una cosa del genere di cui stento a confermare la paternità alla direzione generale per gli errori ortografici di cui è zeppa, le ripetizioni, gli orrori di battitura.
L'apparente sforzo è comunque ancora molto lontano dalle nostre aspettative.
Ancora una volta chiediamo che il direttore Casati adotti formalmente un atto deliberativo e lì scriva in bella forma come vuole realmente assicurare ai cittadini dei nostri 33 Comuni l'assistenza di emergenza/urgenza sul territorio, con particolare riguardo a tutti quei Comuni che sono stati privati da anni dei presidi ospedalieri o che non l'anno mai avuto.
I cittadini sono titolari del diritto alla salute riconosciutogli dalla Costituzione e non sarà un Direttore generale pro tempore a togliercelo.
Ogni altra decisione assunta senza un provvedimento amministrativo sarà assimilata ad un abuso d'ufficio e come tale trattata.
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