Lo scorso 19 settembre ho inviato al Ministero dell’ambiente una lettera per segnalare la situazione del lago di Paola che per la sua conformazione (fondali bassi, scarso ricambio delle acque, ecc.) soffre tutte le estati per il fenomeno dell’anossia.
In particolare con la mia nota ho segnalato che da alcuni giorni a causa anche di condizioni climatiche sfavorevoli vi era una notevole produzione di idrogeno solforato, il che era fonte di rischio per gli atleti che si allenano sul lago.
Purtroppo non è possibile disporre dei dati ambientali di tutte le acque di transizione in quanto né il Comune dei Sabaudia, né l’ARPA Latina li pubblicano sui rispettivi siti web come previsto dalle norme in vigore – proseguiva la mia nota – ma da analisi effettuate da ARPA Latina nel mese di aprile 2015 è stata accertata la presenza di un elevato valore di fosforo totale inorganico e di tensioattivi ionici, oltre ad Escherichia coli ed Enterococchi. Da altre analisi effettuate nel settembre 2012 erano stati individuati in alcuni tratti elevati valori di azoto totale e la presenza di Rafidoficee, mentre in una zona nei pressi dell’abitato era stata accertata la presenza Streptococchi fecali.
In data 21 luglio scorso ho fatto presente di aver presentato al Comune una petizione affinché fosse approvata una mozione per intervenire in maniera decisa sul problema delle acque del Lago di Paola; la mozione è stata poi approvata il giorno successivo, ma ancora non è stato fatto molto.
A questo proposito ho evidenziato che:
a) Sulle rive del lago di Paola sono presenti numerose attività agricole con serre che utilizzano fitofarmaci
b) Risulta da un atto deliberativo (n.18 del 22 luglio 2015) che il Sindaco ha dichiarato che solamente il 75% delle abitazioni sarebbe allacciato alla rete fognaria (ma non si sa quale sia il valore corrispondente)
c) Il depuratore è stato progettato e costruito per la popolazione residente e in estate non riesce a gestire i problemi derivanti dall’aumento della popolazione
Mi permetto pertanto di rappresentare l’opportunità di un intervento affinché le Amministrazioni interessate provvedano:
1. A pubblicare periodicamente i dati delle analisi effettuate nelle acque di transizione
2. A dare immediata e integrale applicazione alle norme in materia ed in particolare a quelle contenute nel D.M. 10 marzo 2015 recante le Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette
3. Ad invitare l’amministrazione comunale e la società incaricata: AcquaLatina, a provvedere all’allaccio alla rete fognaria di tutte le abitazione e ad una verifica della situazione del depuratore.
Ora il Ministero con una lettera datata 14 ottobre ha chiesto di essere relazionato in proposito alla Regione, al Parco e al Comune.
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