Sulla Gazzetta ufficiale n.249 del 26 ottobre 2015 è stato pubblicato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri recante l' approvazione del Bando concernente le modalità e le procedure dei Progetti che costituiranno il Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Un Bando - rivolto a tutti i Comuni, senza distinzione territoriale o dimensionale - che consente di presentare richiesta di finanziamento per progetti di riqualificazione “costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”. In particolare i progetti devono avere ad oggetto la riqualificazione delle aree urbane degradate, devono essere costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità urbana e alla riqualificazione del tessuto sociale, alla riqualificazione ambientale, mediante attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione e rigenerazione urbana con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi e alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive, senza ulteriore consumo di suolo, tra i quali, a titolo esemplificativo:
a) interventi finalizzati alla riqualificazione dei beni pubblici o beni privati che assolvono ad un interesse pubblico anche di valore storico o artistico con riferimento al miglioramento della qualità del decoro urbano;
b) interventi di potenziamento e adeguamento di infrastrutture e/o sviluppo di servizi volti a sostenere l’attrattività della scuola e l’orientamento formativo dei giovani, ivi comprese idonee attrezzature
per i disabili;
c) interventi finalizzati alla riqualificazione, potenziamento e adeguamento di beni pubblici o privati e/o all’attivazione di servizi volti ad assicurare la protezione e l’accoglienza di adulti e minori vittime di violenza, tratta, sfruttamento e abusi sessuali;
d) interventi finalizzati alla riqualificazione, potenziamento e adeguamento di beni pubblici o privati e/o all’attivazione di servizi di mediazione culturale volti alla riduzione della marginalità e del disagio anche della popolazione immigrata;
e) interventi finalizzati alla riqualificazione, potenziamento e adeguamento di beni pubblici o privati e/o all’attivazione di servizi per le esigenze della famiglia, per la cura dei bambini e degli anziani;
f) interventi fi nalizzati alla riqualifi cazione, potenziamento e adeguamento di beni pubblici o privati rivolti a garantire la sicurezza e salubrità dell’abitare, il risparmio energetico, la mobilità alternativa, il ciclo virtuoso dei rifi uti, la sostenibilità ambientale complessiva degli interventi;
g) interventi fi nalizzati alla riqualifi cazione, potenziamento e adeguamento di beni pubblici o privati volti a stimolare l’insediamento di nuove attività imprenditoriali giovanili.
Le domande devono essere inviate entro il termine perentorio del 30 novembre 2015 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le pari opportunità a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: areeurbane.po@pec.governo.it.
Per supportare i Comuni nella verifica dell’ammissibilità delle aree per il “Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, l’Anci, in collaborazione con Istat, ha raccolto tutte le variabili necessarie per il calcolo degli indicatori. Quelli per il Lazio li trovate qui:http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/dati_per_aree_degradate_SEZ%20LAZIO.zip
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