venerdì 9 ottobre 2015

SULLA POSSIBILITA' DI CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE D'USO DEL CINEMA AUGUSTUS

FOTO DELL'EPOCA
In questo periodo di crisi della democrazia rappresentativa ritengo necessario intervenire, in qualità di cittadino, sulla vicenda del Cinema Augustus (già Savoia).
Poiché sin dal 2009 si susseguivano voci circa possibili cambiamenti di destinazione d’uso dei locali del Cinema fu inizialmente presentata una interrogazione; poiché dette voci, anche in relazione alle difficoltà economiche in cui si dibatteva all’epoca il gestore, ricominciarono a circolare il Gruppo PD presentò in data 18 giugno 2011 una mozione relativa alla salvaguardia della destinazione degli esercizi pubblici nel centro storico nel cui dispositivo si impegnava “Il Sindaco affinché impedisca qualsivoglia modifica di destinazione degli esercizi pubblici presenti nel centro storico ed in particolare nella Piazza del Comune, con particolare riguardo al Cinema e all'Albergo, nelle more dell’approvazione del PPE”.
La mozione fu posta all’ordine del giorno del Consiglio il 14 settembre nel corso della quale (come risulta dalla deliberazione n. 60 del 31 ottobre 2011 avente per oggetto: “Comunicazione avvenuto deposito verbali sedute precedenti ex art. 44 regolamento”, l’Assessore all’urbanistica, Arch. D’Argenio ebbe a dichiarare: “io volevo dire questo, che con le vigenti normative che esistono sul centro storico il cinema non potrà mai essere trasformato in centro commerciale o negozio e sta scritto già nella mozione che avete presentato nelle premesse, che le norme tecniche attuative del vigente PRG subirono una variazione con deliberazione di Consiglio comunale n.30 del 30 dicembre 1998 venne adottata una variante, questa fu approvata dalla giunta regionale e quindi è diventata fissa, permanente nelle norme tecniche attuative del PRG, che cosa prevedono queste norme tecniche attuative modificate nel ‘98? Prevedono che gli edifici ricadenti nel perimetro del centro storico e nei borghi realizzati all’epoca della fondazione della città possono essere interessati esclusivamente ad interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro conservativo. Io credo che queste tre categorie di lavori possibile per mantenere l’esistente non consente la trasformazione del cinema in locali commerciali, perché in quel caso non è più un intervento di manutenzione ordinaria, né straordinaria, né restauro conservativo ma si tratterebbe di u intervento di ristrutturazione. Quindi questo poi è rafforzato anche dalle norme del PTPR adottato dalla Giunta regionale del Lazio adottato e tuttora in vigore come norme di salvaguardia anche loro ribadiscono queste norme del PTPR che nel centro storico di Sabaudia è così soltanto la manutenzione ordinaria e straordinaria e restauro conservativo. Questo è ancora più restrittivo perché non è soltanto per gli edifici di fondazione ma è per tutto il centro storico quello che è perimetrato come centro storico, quindi io ritengo che già ci siano norme di Piano regolatore con le Norme Tecniche Attuative quelle di tutela del PTPR regionale che non consentono la trasformazione del cinema in locali commerciali, e questo lo devono sapere bene gli uffici, cioè se un cittadino fa una domanda e la porta all’ufficio tecnico e l’ufficio tecnico dovesse impazzire, rilascia un atto illegittimo…”
Nel corso della discussione intervennero successivamente il Sindaco ed alcuni consiglieri favorevoli e contrari all’approvazione della mozione.
Posta in votazione la mozione fu respinta con sette voti favorevoli (Benedetti, Bianchi A., Brugnola, Ciriello, Cuccaroni e Schintu), dodici contrari (Lucci, Bianchi N., Capriglione, Fogli, Placati, Capponcelli, De Piccoli, Chiarato, Sanna, Zeoli, Giuliani, Scalfati) e un astenuto (Di Maio). 

Nessun commento:

Posta un commento