Dalla stampa apprendo che ieri si è riunita la Quinta Commissione del Consiglio regionale del Veneto con la partecipazione dell'ANCI, delle rappresentanze sindacali, del Tribunale dei diritti del malato e delle associazioni dei cittadini per esaminare la proposta di modifica del sistema sanitario ideata da Zaia, con riduzine delle ASL ad una per provincia e la creazione della c.d. Azienda Zero cui destinare la gestione centralizzata di molte funzioni. La tipologia degli invitati dal Presidente della Commissione sanità Fabrizio Boron appare positiva. Dagli interventi leggo che è stata ritenuta ottimale come dimensione delle ASL quella di 350.000 - 400.000 abitanti, altro che quelle che si stanno delineando in molte regioni con quasi un milione di abitanti che porterà di fato ad una scarsa attenzione ai problemi dei cittadini. Ma quello che ha attirato la mia attenzione è stato l'intervento del Il Tribunale per i diritti del malato ha assicurato che sarà suo obiettivo quello di continuare a monitorare la qualità dei servizi erogati. Inoltre l’associazione ha chiesto che la società civile possa essere ben rappresentata all’interno «di un organismo terzo, in grado di valutare, controllare e partecipare al buon funzionamento della nuova azienda regionale». Si tratta di proposte sensate e condivisibili che mirano a difendere il diritto alla salute dei cittadini.
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