tTra i punti oggetto delle slide presentate ieri durante la conferenza stampa sulla legge di stabilità c'è quella dedicata ai costi standard. La questione aveva formato oggetto di alcuni attacchi da parte del presidente del veneto Zaia nei giorni passati al Governo in quanto veniva ritardata l'introduzione del principio del finanziamento sulla base appunto dei costi standard. Il Governo ha risposto affermando che questo sarà l'anno buono...verificheremo. Ma cosa sono i costi standard?
Da alcuni anni si parla di costi standard ma è solo con la legge n. 42/2009 che si passa dal criterio del costo storico a quello del costo standard. Il Costo storico: indica quanto storicamente si è speso per un determinato servizio e gli enti venivano finanziati con questo sistema. Costo standard: indica invece quello sostenuto per quel bene o servizio dalla Regione che presta i servizi ai costi “più efficienti”. In sostanza, per il finanziamento degli enti territoriali, la determinazione dei costi dovrà essere adeguata a una gestione efficiente ed efficace di Pubblica Amministrazione, tenendo anche conto del rapporto tra il numero dei dipendenti dell’ente territoriale ed il numero dei residenti. I costi standard rappresentano il nuovo modello economico di riferimento sul quale fondare il finanziamento integrale dell’attività pubblica afferente l’erogazione ai cittadini dei principali diritti sociali (sanità, assistenza sociale e istruzione, nonché trasporto pubblico locale). I costi standard consentono la rideterminazione del fabbisogno standard ideale, necessario per assicurare a tutti i cittadini le prestazioni/servizi essenziali, ovverosia quanto questi dovranno costare nei diversi territori regionali, in favore dei quali andranno, rispettivamente, attribuite le risorse relative. Il fabbisogno standard è il criterio a cui ancorare il finanziamento integrale dei livelli essenziali delle prestazioni e delle funzioni fondamentali degli enti locali .
Anche i bilanci di previsione dovranno essere predisposto utilizzando questi criteri. Il MEF dispone di tutti i dati dei Comuni e sa già quali sono i costi di riferimento per ogni bene e servizio.
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