giovedì 21 settembre 2017

IN ARRIVO UNA NUOVA LEGGE PER ACCELERARE LE PROCEDURE PER LA DEMOLIZIONE DEGLI ABUSI EDILIZI

Il 17 maggio il Senato ha approvato il Ddl n. 580-B recante "Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi" provvedendo a trasmetterlo alla Camera che al momento ancora non lo ha calendarizzato.
Di fatto sono tre anni che la proposta passa da una camera all'altra con varie modifiche senza arrivare all'approvazione definitiva.
L'ultimo testo prevede che gli immobili, verranno suddistinti in tre categorie, rispetto alle quali sarà attribuita una distinta priorità per l’esecuzione delle opere di abbattimento.
Il Procuratore della Repubblica, nello stabilire i criteri che i giudici dovranno seguire per ordinare le demolizioni a seguito del pronunciamento delle condanne per reati edilizi, e sempreché il Comune non le abbia ancora ordinate, dovrà assegnare “adeguata considerazione” a tre differenti tipologie di immobili: a) di rilevante impatto ambientale o fabbricati su area demaniale o vincolata; b) che per qualsiasi motivo rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità; c) nella disponibilità di individui condannati per reati di associazione mafiosa ovvero di soggetti colpiti da misure prevenzione. 
A seguito delle istruzioni impartire dalla Procura, i magistrati dovranno assegnare priorità agli immobili, seppur ricompresi tra le tre citate categorie, non ultimati alla data della sentenza di condanna di primo grado e non stabilmente abitati. 
Ma la legge sul punto resta sibillina, poiché nello specificare le due illustrate situazioni di priorità, utilizza il termine “di regola”, con ciò lasciando intendere che la precedenza all’abbattimento potrebbe essere attribuita agli immobili, anche in presenza di ulteriori condizioni.
La successiva stazione dell’iter procedimentale è fissata in Prefettura, che curerà l’esecuzione della demolizione delle opere abusive, compresa la rimozione delle macerie e gli interventi a tutela della pubblica incolumità, per il tramite di imprese (reclutate anche col metodo della trattativa privata ove ne sussistano i presupposti) tecnicamente e finanziariamente idonee. Resta aperta la possibilità, per il Prefetto, di avvalersi delle strutture tecnico-operative facenti capo al Ministero della difesa, in virtù di apposita convenzione da stipularsi tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro della difesa.
Il progetto di legge prevede un aumento di risorse per il “Fondo di rotazione” istituito, fin dal 1971, presso il Ministero delle Infrastrutture, col compito di erogare ai Comuni supporti finanziari per le demolizioni. 
Tra il 2017 ed 2020 sarà incrementato con 10 milioni di euro per ogni annualità. Viene stabilito che i finanziamenti, di cui beneficeranno i comuni, dovranno essere restituiti sulla base di un piano di ammortamento decennale a rate annuali costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi. 
Infine, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, dovrà essere organizzata, presso il ministero delle Infrastrutture, la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio: gli enti, le amministrazioni e gli organi a qualunque titolo competenti, in materia di abusivismo edilizio, saranno tenuti a condividere e trasmettere le informazioni relative agli illeciti ed ai provvedimenti emessi
Qui trovate il DdL 580-B
nel frattempo i Comuni che vogliono abbattere qualche edificio possono rivolgersi al Ministero delle infrastrutture  che comunque ha ancora fondi a sufficienza....basta volere.....

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