venerdì 22 settembre 2017

COSA RIMANE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Vive preoccupazioni per la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale frutto del periodo riformista degli anni '70 seguito all'entrata del partito socialista al Governo.
1) dagli anni '90 vari Governi hanno aperto ulteriormente le porte alle strutture private (case di cura, laboratori, centri di riabilitazione, radiodiagnostica, ecc.), tanto che in alcune regioni il privato ha superato per presenza e attività il settore pubblico;
2) i servizi economali (cucine, pulizia, lavanderia, guardiania, ecc.) sono stati affidati a ditte esterne, ma talora anche alcuni servizi assistenziali (infermieri, tecnici, ecc.); 
3) le società di assicurazione sono state autorizzate a vendere contratti di assicurazione sanitaria integrativa che spesso si pongono in contrasto con la normativa statale e regionale (ad esempio rimborso del ticket) vanificando gli obiettivi di gestione;
4) Con l'art. 190 della legge 208/2015 e la legge 232/2016 è stato di fatto introdotto il welfare aziendale sottoponendo a detassazione alcune forme di premialità nel campo sociale e sanitario offerte dai datori di lavoro ai propri dipendenti.
Intanto i  cittadini sono sempre più costretti a pagare le prestazioni di tasca propria. 

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