Si è concluso a Bari il Festival italiano sulle buone pratiche URBACT, un Programma europeo co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dagli Stati membri , nato con lo scopo di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile mediante lo scambio di esperienze e la diffusione delle conoscenze tra città europee. Partecipano al Programma ventinove Paesi: i ventisette Stati membri dell' UNIONE EUROPEA più la Svizzera e la Norvegia.
Il Programma URBACT II si pone come obiettivo generale il miglioramento dell'efficacia delle politiche per lo sviluppo integrato urbano allo scopo di implementare le strategie di Lisbona e di Göteborg. Questo obiettivo generale si articola in tre obiettivi specifici:
a) agevolare lo scambio di esperienze e le conoscenze acquisite tra decisori politici ed esperti nel campo dello sviluppo urbano sostenibile e tra autorità locali e autorità regionali;
b) diffondere le esperienze e le buone pratiche sperimentate nelle città europee e assicurare il trasferimento del know-how nel campo dello sviluppo urbano sostenibile;
c) fornire assistenza ai decisori politici e ai professionisti nel definire i piani d'azione attinenti allo sviluppo urbano sostenibile.
La gestione dei sistemi urbani nell'attuale momento di crisi economica internazionale, l'approccio integrato e sostenibile alla crescita urbana e lo sviluppo di partenariati e di processi di governance multilivello efficaci rappresentano i tre approcci trasversali che caratterizzano i partenariati URBACT.
In particolare, URBACT II mira ad aiutare le città a sviluppare soluzioni concrete, innovative e sostenibili, integrando la dimensione economica, sociale ed ambientale, consentendo loro di condividere buone pratiche ed esperienze con altre città e con professionisti ed esperti di politiche urbane da tutta Europa. Una delle principali caratteristiche del Programma è rappresentata dal requisito che ogni partner, riunendo gli stakeholders principali sul territorio, istituisca un Gruppo di Supporto Locale (LSG, Local Support Group) e crei un Piano d'Azione Locale (LAP, Local Action Plan), ovvero una sorta di “tabella di marcia” concreta che possa offrire una serie di soluzioni utili ad affrontare gli argomenti identificati all'inizio del progetto URBACT attraverso lo studio di base. I LSG, che operano per ottimizzare l'impatto dello scambio transnazionale di buone pratiche fra città, sono chiamati a verificare che le idee che emergono dal progetto siano realistiche e realizzabili a livello locale. Gli obiettivi, le attività e la composizione dei LSG dipendono dalla tematica del progetto, dalla natura delle attività di scambio proposte oltre che dai bisogni e dell'esperienza maturata in ambito locale.
Un'altra peculiarità del Programma URBACT II è la designazione, da parte dei capofila di ciascun progetto, di un esperto (Lead Expert) che ha il compito di offrire consulenza ai partner durante tutto il ciclo di vita del progetto. I Lead Expert vengono selezionati a livello di Programma, tramite procedura pubblica.
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