mercoledì 20 settembre 2017

I COMUNI CHE PARTECIPANO ALLA LOTTA CONTRO L'EVASIONE DELLE IMPOSTE STATALI SONO PREMIATI

A seguito della introduzione del federalismo fiscale nella nostra Costituzione lo Stato trasferisce ai Comuni somme sempre più limitate.
Al fine di coinvolgere i Comuni nella lotta contro l'evasione dei tributi statali il Parlamento con vari provvedimenti ha ritenuto di premiare i comuni con una quota delle somme incassate grazie alle segnalazioni ricevute, per cui il legislatore con l’art.44 del DPR. n. 600 del 1973 ha introdotto la partecipazione dei Comuni all'accertamento dei redditi dei contribuenti. Il testo originale dell’articolo è stato modificato a più riprese nel tempo: in particolare, l’articolo 1 del decreto-legge n. 203 del 2005, convertito con modificazioni dalla legge n. 248 del 2005 riconosce un’incentivazione finanziaria per gli enti locali che partecipano all’accertamento fiscale e contributivo, così una parte delle somme recuperate viene riversata agli stessi Comuni. 
Le disposizioni normative sono state integrate e dettagliate da provvedimenti, di contenuto tecnico, emanati dall’Agenzia delle entrate e dall'Agenzia del territorio.
Per gli anni dal 2012 al 2017 lo Stato ha riconosciuto ai Comuni il 100% delle somme recuperate (D.L. 192/2014). 
Nonostante ciò solo il 7%  dei  Comuni partecipa, mentre molti Sindaci seguitano a lamentarsi perchè non hanno soldi.. 
La Camera dei deputati in un suo Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva fornisce le stime del cosiddetto tax gap (il divario tra gettito teorico e gettito effettivo) relativo alle entrate tributarie e contributive.
Si segnala l'Atto di indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018.
Con la circolare n. 16/E dell'aprile 2016  l'Agenzia delle entrate ha definito gli indirizzi operativi per la prevenzione e il contrasto all'evasione. 
Le modalità di partecipazione dei Comuni alle attività di accertamento (“segnalazioni qualificate”) fra l’altro, individuano le principali tipologie di informazioni utili, tracciano le regole per la loro trasmissione telematica e indicano le piattaforme informatiche da utilizzare.
In particolare, sono stati tracciati gli ambiti di collaborazione, con l’indicazione di cinque aree su cui concentrare l’intervento:
commercio e professioni
urbanistica e territorio
proprietà edilizia e patrimonio immobiliare
residenze fittizie all’estero
beni indicativi di capacità contributiva.
Il Ministero dell'Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali in data 14 settembre ha comunicato che con provvedimento del 12 settembre 2017 è stata disposta l'erogazione del contributo, per l'anno 2017, spettante ai comuni per la partecipazione dei medesimi all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2016.
Si segnala che il pagamento delle risorse finanziarie relative al suddetto contributo è stato sospeso, ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nei confronti degli enti che non hanno trasmesso al Ministero dell’interno le certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione.
Per poter disporre il pagamento degli importi sospesi, entro la chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, gli enti interessati dovranno trasmettere la certificazione mancante entro e non oltre il 25 novembre 2017.
Gli importi attribuiti a ciascun ente,  sono stati comunicati dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento delle finanze - Direzione studi e ricerche economico fiscali.
Qui trovate l'elenco dei comuni beneficiari.

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