CARLO SORICELLI: MORI BIANCHE |
Finalmente la verità sugli incidenti e le morti sul lavoro grazie all’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro monitora tutti i morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL.Con un lungo comunicato in data 16 settembre l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it ha reso noti alcuni dati: 485 morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, oltre 1000 morti se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere
Dall’inizio dell’anno al 31 agosto 2017 i morti sono stati sono stati 453.
Al 31 agosto dei 2016 ne sono stati monitorati 438+3,3%. Erano 407 il 31 agosto del 2008 anno di apertura dell’Osservatorio + 10,3%.
Con la ripresa economica ecco che ritorna ad aumentare anche il numero degli infortuni e dei morti sul lavoro.
Questi sono solo i dati dei morti sui luoghi di lavoro, se si aggiungono anche i morti sulle strade e in itinere sfioriamo nel 2017 già 1000 morti per infortuni.
Ma dal confronto con le denuncie pervenute all’INAIL il monitoraggio risultato molto più drammatico.
Secondo gli autori del rapporto chi legge superficialmente i dati dei morti sul lavoro entra in uno stato confusionale.
Sono reali quelli dell'Osservatorio o quelli dell'INAIL che ha diffuso i dati degli infortuni dei primi sette mesi del 2017?
A prima vista sembrano di più quelli dell'INAIL, ma occorre ricordare che quelle diffuse dall'INAIL sono denunce e non riconoscimento delle morti che analizzerà un secondo tempo.
Dopo diversi mesi dell'anno successive l’INAIL diffonde il numero di morti per infortuni riconosciuti come tali, sono mediamente il 30% in meno ogni anno. Resuscitano?
La verità è che tante di queste morti sono in itinere o peggio di lavoratori che non sono stati assicurati all'INAIL, o in nero, oppure di non loro pertinenza.
Oppure di agricoltori schiacciati dal trattore che sono ben 105 dall'inizio dell'anno e 506 da quando abbiamo come Ministro delle Politiche Agricole Martina.
E questa la vera emergenza di cui nessuno si occupa.
Un morto su 5 sui LUOGHI DI LAVORO se si sommano tutte le categorie, è provocata dal trattore.
Ecco l'importanza dell'ispettorato nazionale del lavoro, ma anche di chi a livello locale dovrebbe controllare i cantieri e le imprese e accertare oltre al DURC anche l'iscrizione all'INAIL.
La Polizia Locale potrebbe fare molto.
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