lunedì 4 settembre 2017

LA MIGLIARA 53 NEGLI ATTI DELL'ENTE PARCO E IN PARTICOLARE DELLA COMUNITA' DEL PARCO

LA MIGLIARA 53 VISTA DA GOOGLE
In relazione ad alcune notizie di stampa relativamente alla ipotizzata chiusura della Migliara 53 devo far presente quanto segue.
Nel Piano Pluriennale Economico sociale approvato nel 2008 dalla Comunità del Parco al punto 3.c) Regolamentazione della viabilità esistente era prevista la chiusura al traffico di parte della Strada Lungomare e traffico selezionato ed autorizzato nella Migliara n° 53 nel tratto interno alla Foresta Planiziaria al fine di salvaguardarne gli equilibri ambientali con un costo di 4 milioni di euro, ma poi non se ne è fatto nulla e oggi in base all'articolo 14 della legge 6 dicembre 1991 n. 394, l’Ente dovrà approvare un nuovo PPES armonizzato con il Piano del parco per prevedere ed organizzare le iniziative che possano svilupparsi in armonia con le finalità di tutela del Parco, al fine di dare attuazione al Piano e di migliorare la vita sociale, economica e culturale delle comunità locali e di sensibilizzare la comunità verso la salvaguardia delle risorse del territorio. Senza risorse adeguate non sarà possibile realizzare quanto previsto nel Piano, rimarranno solo i vincoli e i cittadini vedranno solo i lati negativi; invece una volta quantificati i costi per i vari progetti potranno essere presentati a livello europeo, ma anche statale e regionale dei progetti unitamente ai comuni del territorio che potranno portare benefici in termini di sviluppo economico e di lavoro a tutta la popolazione. Personalmente ritengo che l’Ente parco debba fungere da capo progetto e che i progetti vadano presentati e realizzati di comune accordo con tutti i comuni della Comunità del Parco.
Nel Piano del Parco, Tomo I, contenente la relazione generale risalente al 2011 vengono riportati alcuni indirizzi del Consiglio direttivo dell’Ente Parco in merito alla Foresta Demaniale per cercare di stabilire come conciliare l’esigenza di tutelare l’unitarietà del sistema forestale si concili con la valorizzazione e la corretta fruizione dello stesso: "Senza che in alcun modo questo rappresenti elemento pregiudiziale nel confronto con la Comunità locale, il Consiglio ritiene che attraverso la definizione di un’ipotesi progettuale debba essere valutata l’opportunità di trasformare la Migliara 53 in una sorta di “Strada del Parco” chiusa al traffico veicolare – verificando le possibili soluzioni o progettuali o regolamentari come chiusure parziali ad esempio negli orari notturni - ma aperta a forme di fruizione e quindi attrezzata per le visite e per le escursioni ciclo-pedonali e a cavallo; nel progetto relativo alla Foresta Demaniale si indica anche l’opportunità di valutare un’area vicina alla rotonda sulla litoranea quale parcheggio di scambio in cui sostare l’auto e prendere un mezzo sostenibile (bicicletta, mezzo pubblico meglio se elettrico) per raggiungere il centro di Sabaudia, o il lungomare o altre porzioni del Parco; se confermata l’ipotesi di una grande zona “A” interna alla foresta anche in conseguenza del fatto che la strada di Cerasella potrebbe perdere la sua funzione di principale accesso veicolare; a scanso di equivoci va ripetuto che il “progetto foresta”, soprattutto in relazione alle ipotesi d’intervento inerenti il sistema di viabilità al fine di ottenere la massima ricomposizione ambientale possibile, sia pure se di potenziale grande qualificazione ed interesse anche internazionale, non è da considerarsi tale da mettere in discussione l’intero Piano qualora questo non dovesse essere accolto positivamente nel confronto con la Comunità locale"
Quindi era ben chiara la posizione del Consiglio Direttivo.
In un Piano del Parco che, unitamente alla VAS raggiunge circa 1300 pagine con una visione di sviluppo sostenibile di alto spessore che potrà portare benefici anche alle popolazioni che si trovano nelle aree contigue e nella transition area il dibattito non può essere limitato alla evidenziazione di un tema che sembra inserito più come una ipotesi di lavoro a livello scientifico che per una effettiva realizzazione pratica.
Nel 2011 in una lettera del 27 settembre fu sottolineato da me come la chiusura al traffico della Migliara 53 nel tratto che attraversa il Parco, sarebbe stata possibile solamente a patto che fossero state preventivamente potenziate la SP 49, la SP 47 e la SP 56 e che pertanto per il momento, non appariva possibile acconsentire a limitazioni incondizionate di qualunque tipo della Migliara 53.
Oggi dobbiamo anche prendere atto che a seguito della sottrazione da parte del governo Renzi alle province delle risorse indispensabili per la viabilità, qualsivoglia intervento sulla viabilità che circonda la foresta è assolutamente impensabile.
Sembra invece fattibile la realizzazione di un sentiero ciclabile parallelo alla strada e l’installazione di un sistema Tutor per limitare la velocità attesa anche la frequenza di incidenti anche mortali. 
Per l'attraversamento degli animali sono di facile realizzazione dei sottopassaggi.
Personalmente sono impegnato nell’ambito del Tavolo di lavoro a predisporre le osservazioni sul problema degli interventi per ridurre l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, argomento in merito al quale fino ad ora le passate amministrazioni non hanno fatto molto, arrivando anche a respingere una mia mozione in tal senso.



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