venerdì 1 settembre 2017

L'OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI E LA TRASPARENZA

COME SCRIVERE L'OGGETTO DEGLI ATTI
Sempre più spesso vengono emanati nuovi provvedimenti per dare più trasparenza agli atti amministrativi, ma la loro applicazione pratica in molti Comuni è ancora una Chimera.
Già molti anni prima che fosse approvata la legge 241/90 che ha introdotto il concetto della trasparenza nel sistema giuridico italiano alcune amministrazioni erano molto attente alla redazione degli atti  ma anche dell'oggetto dei provvedimenti facendo in  modo che già leggendo l'oggetto si potesse comprendere il suo contenuto e il relativo costo.
Nelle linee guida per la redazione degli atti amministrativi dell'Università di Brescia si legge quanto segue:  "L’oggetto deve essere inteso come titolo sintetico (non meno di 30 caratteri), deve consentire un’immediata percezione della sostanza dell’atto e deve riportare in modo conciso materia e dispositivo della deliberazione".
Oggi quando vado a leggere l'oggetto delle determinazioni di qualche Comune devo leggere tutto il provvedimento per riuscire a capire di cosa tratti in realtà, perché molto spesso sembrano fatti in modo da sviare l'attenzione di chi scorre l'Albo pretorio.
Cito ad esempio: "Legge xy: provvedimenti" ma cosa ci capisce il semplice cittadino ? 
Manca poi sempre l'indicazione dell'impegno assunto con quel provvedimento e quindi del costo che viene posto a carico del bilancio.
Anche la stampa che raccoglie notizie anche dal sito comunale a volte ha difficoltà a trovare le notizie. 
Costerebbe tanto scrivere in maniera chiara gli oggetti ?

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