La sentenza della Corte Costituzionale n. 286 del 21 dicembre scorso com'è noto ha accolto la questione di legittimità secondo cui «la norma che
impone l'attribuzione automatica ed esclusiva del solo cognome paterno ....
sarebbe lesiva sia dei principi che garantiscono la tutela del diritto al nome, sia
di quelli in tema di eguaglianza e di non discriminazione tra uomo e donna
nella trasmissione del cognome al figlio, sia esso legittimo o naturale».
Ora il Ministero dell'Interno ha diramato ai Comuni una circolare esplicativa.
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