mercoledì 21 marzo 2018

PRESENTATO ALLA CAMERA IL RAPPORTO AMBIENTE DEL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE DELL' AMBIENTE

Con un lungo comunicato il Sistema nazionale di protezine dell'ambiente informa che alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sono stati presentati  i dati sulla situazione dell’ambiente in Italia.
Ad un anno dall’entrata in vigore della Legge 132/2016, che ha istituito il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, il Rapporto Ambiente SNPA è il prodotto finale di un complesso lavoro di reporting che, attraverso la presentazione delle attività svolte dal Sistema, unisce al quadro generale aspetti di particolare rilevo locale.
“L’impegno delle autorità ad ogni livello e la consapevolezza dei cittadini ci ha permesso di fare passi avanti sulle questioni ambientali – ha detto Paolo Gentiloni aprendo i lavori della giornata a Montecitorio – allo stesso tempo gli allarmi non sono cessati e più che mai ci interpellano sul piano globale e locale”. Parlando degli aspetti che più preoccupano il Paese il presidente del consiglio ha sottolineato le conseguenze dei cambiamenti climatici, la qualità dell’aria, i rifiuti, l’assetto idrogeologico, il consumo di suolo. Sfide cruciali per l’Italia sono anche la decarbonizzazione, l’uso delle energie rinnovabili e la green economy. “La fase politica di transizione deve avere sempre al centro l’interesse generale dei cittadini – ha concluso Gentiloni – il nostro impegno è non disperdere la fatica fatta per uscire dalla crisi ed usare i buoni risultati ottenuti per curare le ferite sociali ancora aperte”.
L’incontro è stato introdotto dal Presidente di Ispra e del Sistema Nazionale Stefano Laporta, che ha sottolineato il lavoro degli 11 mila addetti Snpa operanti in 200 sedi su tutto il territorio italiano.
Indicazioni per i lavoro della prossima legislatura sono state date dal presidente della regione Liguria Giovanni Toti, in rappresentanza della Conferenza delle regioni: dagli interventi sulla tempistica per l’apertura dei grandi cantieri alla programmazione di nuovi fondi europei per la tutela territorio. Il Presidente Toti, ha anche sottolineato come ormai sia condivisa da tutti la consapevolezza che investire sull’ambiente è proficuo, non solo perché l’ambiente è un bene fondamentale, ma anche perché tutti sappiamo quanto sia costoso intervenire dopo le vicissitudini prodotte dalle calamità naturali.
Annuario e Rapporto Ambiente sono due strumenti fondamentali per orientare le politiche del Paese, come sottolineato dal ministro dell’ambiente Gianluca Galletti e dall’assessore del Comune di Roma Pinuccia Montanari. Il Rapporto Ambiente in particolare è il primo frutto della legge 132, che, come ha ricordato il ministro, ha cambiato il sistema dei controlli in Italia. I problemi che rimangono sul piatto sono ancora molti, ha ribadito Galletti, tuttavia non vanno comunque dimenticati i risultati ottenuti: l’Italia è passata da un 45% di conferimento dei rifiuti in discarica all’attuale 25%, anche se rimane lontano l’obiettivo del 10% previsto dall’UE per il 2025; si è lavorato molto per migliorare la qualità dell’aria insieme alle regioni; quanto all’acqua, i dati sono positivi ma va fatto di più. “Purtroppo non siamo riusciti a varare la legge sul consumo di suolo e quella sui parchi – ha concluso Galletti – mi auguro che il nuovo Parlamento porti a termine presto questo lavoro”.
Al Direttore Generale Ispra Alessandro Bratti il compito di dare alcuni elementi sullo stato dell’ambiente in Italia. A partire dalla situazione climatica del 2017, caratterizzata da siccità e da precipitazioni di forte intensità, mentre segnali di miglioramento ci sono per la qualità dell’aria. Diminuiscono, infatti, le emissioni dei principali inquinanti, ma rimane critica la situazione del particolato atmosferico e del biossido di azoto, particolarmente nel bacino padano. Preoccupanti i numeri sul consumo di suolo, anche se negli ultimi anni c’è stato un importante rallentamento. L’inquinamento acustico nelle città è fonte di gravi disagi per i cittadini, come testimoniano le segnalazioni ricevute dalle Arpa/Appa. Il Sistema segue con attenzione il fenomeno delle specie aliene, come anche la situazione degli inquinanti emergenti nelle acque, dei metaboliti antibiotici e dei regolatori endocrini.

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