Il titolo di questo post, prende lo spunto dal noto musical di Neil Simon con testi di Hal David e musiche di Burt Bacharach che ebbe un grosso successo nel 1968, ma qui è riferito alle tante promesse fatte in campagna elettorale da questo e da quello che hanno suscitato un vespaio di polemiche tra i tecnici per i rischi che potrebbero derivare dalla loro attuazione.
Dopo la famosa lettera del 22 novembre scorso con cui il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis aveva richiamato l'attenzione dell'Italia sulla necessità di ridurre il debito pubblico e di verificare la stabilità dei bilanci, a poche ore dalle elezioni interviene nuovamente per ricordare ai nostri governanti che "In Italia abbiamo visto che la crescita è rafforzata nel 2017 e ci si aspetta che resti costante anche quest'anno, ma è ancora molto sotto la media europea, il debito è il secondo più elevato dell'Ue e la produttività è bassa", inoltre ha aggiunto: "Ci sono ancora problemi nel settore bancario, ma si stanno affrontando", ma in generale restano ancora molte "sfide" da superare.
Appare evidente che il vice presidente della commissione europea ha letto i programmi elettorali di qualche candidato e che pertanto si è preoccupato ulteriormente dato che le promesse fatte sono per lo più senza indicazione della copertura.
Un monito per chiunque stia pensando di salire al Quirinale e a Palazzo Chigi a fare bene i conti...anche perchè la scadenza di primavera fissata dalla commissione europea per fare il punto sul nostro debito e sui provvedimenti presi per ridurlo si avvicina....
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