In data 9 ottobre 2010 presentai come primo firmatario una mozione per la sicurezza urbana poi approvata dal Consiglio comunale con deliberazione n. 73 in data 23 novembre dello stesso anno.
La deliberazione impegnava il Sindaco a predisporre un Progetto di sicurezza integrata con le seguenti finalità:
a) Aumentare la vivibilità nei territori del Comune di Sabaudia;
b) Prevenire e contrastare il degrado urbano, i fenomeni di inciviltà e violazioni della legalità, con particolare attenzione verso le fasce giovanili della popolazione, i fenomeni di violenza di genere, la scarsa percezione di sicurezza da parte delle persone anziane;
c) Incrementare nei cittadini la percezione di prossimità delle istituzioni;
d) Implementazione di città-comunità, in cui sia possibile sviluppare capitale sociale;
e) Incentivare e sostenere azioni innovative;
2) a sottoporre al Prefetto di Latina - la stipula di un “Patto per Sabaudia sicura” contenente progetti mirati - azioni coordinate, volte al contenimento e alla risoluzione dei fenomeni di criminalità diffusa, della droga, del disagio giovanile e del degrado urbano in genere, come meglio specificato in premessa.
3) a rafforzare significativamente l'organico della Polizia Locale allo scopo di adempiere agli impegni assunti con il presente protocollo, nel rispetto dei vincoli derivanti dalla normativa finanziaria in materia di assunzione di personale, al fine anche di assicurare la necessaria vigilanza nelle ore notturne;
4) a potenziare d’intesa con il Prefetto e nel rispetto delle direttive emanate dal Ministero dell'Interno - l'interconnessione fra le Sale Operative delle Forze di Polizia e quella della Polizia Locale, previa verifica delle compatibilità tecnologiche da parte di ogni singola Forza di Polizia.
5) ad implementare i sistemi di controllo del territorio tecnologie innovative e con l'installazione di telecamere da posizionare nelle zone di interesse e/o più a rischio per aspetti critici di degrado e illegalità della città e lungo i tratti viari di accesso e uscita rispetto alle medesime.
Poco o nulla venne fatto per dare esecuzione alla deliberazione per cui, a seguito di una nuova mozione presentata dall’opposizione dell'epoca, il Consiglio comunale approvò con deliberazione n. 16 in data 22 luglio 2015, una nuova deliberazione sulla sicurezza urbana impegnando sempre il Sindaco a presentare entro il mese di dicembre dello stesso anno un documento.
Anche stavolta il sindaco omise di dare esecuzione ad una precisa deliberazione consiliare.
Nel frattempo la situazione comunale si è aggravata con furti, rapine, aggressioni e minacce persino a chi è impegnato nella lotta per la legalità.
Ora il Parlamento ha approvato la legge 48/2017 con la quale, con molte modifiche è stato convertito in legge il D.L. 14/2017 recante Disposizioni per la sicurezza integrata delle città.
In particolare la legge stabilisce che per sicurezza urbana si intende invece «il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, cui concorrono prioritariamente, anche con interventi integrati, lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali, nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni».
Per sicurezza integrata invece si deve intendere: «l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e Bolzano e dagli enti locali, nonché da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali».
L’art. 2 della medesima legge prevede che con appositi patti sottoscritti tra il Prefetto ed il Sindaco, nel rispetto di linee guida adottate, su proposta del Ministro dell’interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato‐città e autonomie locali, possono essere individuati, in relazione alla specificità dei contesti, interventi per la sicurezza urbana, tenuto conto anche delle esigenze delle aree rurali confinanti con il territorio urbano al fine di perseguire prioritariamente, i seguenti obiettivi:
- Prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità;
- Promozione e tutela della legalità;
- Promozione e rispetto del decoro urbano;
- Promozione dell’inclusione, della protezione e della solidarietà sociale mediante azioni e progetti per l’eliminazione di fattori di marginalità.
Al fine di rafforzare il ruolo dei Sindaci con l’art. 8 della citata legge 48/2017 il TUEL è stato integrato come segue:
- Ampliamento del potere di adozione di ordinanze contingibili e urgenti già previsto dall'art. 50 in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche;
- Adozione di specifici regolamenti sul decoro urbano;
- Emanazione in qualità di ufficiale di Governo di provvedimenti diretti a tutelare l’integrità fisica della popolazione e a prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, la tratta di persone, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, ovvero riguardano fenomeni di abusivismo, quale l’illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti.
Gli interventi di controllo del territorio possono essere più efficaci se ricollocati nell'ambito di politiche sociali e di piani condivisi di riqualificazione del tessuto sociale e dei contesti urbani, nella cui realizzazione il Comune è già impegnato.
A Sabaudia ora c'è una nuova Giunta.
Pur prendendo atto del convegno di studio svoltosi nel mese di novembre dello scorso anno e dei provvedimenti adottati per affrontare singoli problemi si attende l'approvazione di un documento per affrontare complessivamente il problema nello spirito della legge 48/2017 e la sottoscrizione del Patto con la Prefettura di Latina, mettendo al più presto in atto misure idonee per la prevenzione delle azioni criminose.
In base all'Agenda ONU 2030 gli obiettivi che ogni ente si deve porre sono:
a) Attuazione e verifica della legge n. 48 del 2017 sulla sicurezza nelle città;
b) riforma della polizia municipale;
c) Realizzazione di un sistema integrato di sicurezza urbana fondato su strategie di prevenzione,
contrasto all'esclusione sociale, miglioramento delle vivibilità e partecipazione civica.
In base all'Agenda ONU 2030 gli obiettivi che ogni ente si deve porre sono:
a) Attuazione e verifica della legge n. 48 del 2017 sulla sicurezza nelle città;
b) riforma della polizia municipale;
c) Realizzazione di un sistema integrato di sicurezza urbana fondato su strategie di prevenzione,
contrasto all'esclusione sociale, miglioramento delle vivibilità e partecipazione civica.
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