Spese
in economia: si tratta di un sistema di affidamento e di
esecuzione di lavori utilizzando personale dipendente previsto sin dall’Unità d’Italia
grazie alla legge n.2248/1865 (Allegato F) e successivamente mantenuto con
varie leggi fino all’art. 125 del D.lgs 163/2006. La ragione concreta dell’istituto consisteva nell’assicurare
procedure più snelle e semplificate per acquisire lavori, opere, servizi o
forniture di importo non elevato, nei casi in cui il ricorso alle ordinarie
procedure di gara potrebbe comportare un rallentamento dell’azione
amministrativa, oltre ad un notevole dispendio di tempi e risorse. Nel passato si è talora
abusato di questa procedura nonostante esistesse una definizione precisa delle
prestazioni acquisibili e benché fosse previsto un limite massimo di spesa che
veniva spesso superato mediante frazionamento dei lavori od altri comportamenti
opportunistici non consentiti dal legislatore. Personalmente ritengo che,
ancorché la materia non sia più menzionata in maniera espressa dal Codice, i
lavori in economia effettuati in amministrazione diretta, specialmente se fatti
con il personale dipendente possano (e debbano) trovare comunque applicazione
nella pratica quotidiana essendo, giustamente, fuori del Codice dei contratti
(dato che non sono affidati all’esterno).
Questa modalità di effettuazione dei lavori
permette di raggiungere contemporaneamente i seguenti obiettivi:
§ Celerità di esecuzione
§ Contenimento della spesa.
Nessun commento:
Posta un commento