Il 10 gennaio scorso la Commissione sanità del Senato ha concluso l’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità.
Si tratta di un lavoro di alto livello che non potrà essere ignorato da chi si appresta a candidarsi in Parlamento.
Il livello di esternalizzazione dei servizi sanitari ed economali è oramai non più sostenibile e ai cittadini vine chiesto un esborso sempre maggiore (out of pocket).
L'indagine si è sviluppata nella consapevolezza che il tema della sostenibilità complessiva del sistema sanitario nazionale deve essere affrontato tenendo conto non solo dei vincoli macroeconomici di finanza pubblica (importanti ma non sufficienti, e forse fin troppo sovrastimati nella nostra realtà), ma anche di ulteriori punti di vista seguendo un approccio multidimensionale, rigoroso ma globale, in grado di favorire una visione meno parziale delle politiche per la tutela della salute.
Ci si riferisce in particolare ai profili:
- economico in senso ampio (contributo del settore sanitario alla crescita, all’occupazione, al progresso scientifico, all’innovazione, allo sviluppo economico e, al contempo, quello degli altri settori alla tutela della salute);
- ambientale(rapporto tra evoluzione del settore sanitario ed ecosistemi nei quali l’uomo vive);
- culturale-politico(conoscenze e sistema di valori alla base delle scelte degli individui e della collettività rispetto ai temi della salute);
- sociale(fattori che contribuiscono a migliorare il benessere complessivo di una collettività);
- intergenerazionale (tutela della salute per le generazioni attuali e future).
La relazione costituisce un aggiornamento e una integrazione rispetto al documento predisposto dalla Commissione nel 2015 sullo stato di avanzamento delle riflessioni sviluppate all’epoca (Doc. XVI n. 1). La gran parte dei dati riportati in allegato sono quelli discussi nel primo documento e sono aggiornati a febbraio 2015.
La Commissione Igiene e Sanità del Senato ritiene che il tema meriti una continua e costante attenzione da parte del Parlamento, anche in relazione alla grave crisi economica che sta modificando i livelli di benessere, le priorità politiche, i bisogni di cure e le scelte individuali nonché con riguardo ai vincoli di finanza pubblica che stanno incidendo sulle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale.
La relazione parte dagli elementi acquisiti in occasione delle numerose audizioni avvenute a tutto il 2017 (di cui all’elenco riportato di seguito), integrati dai contenuti del ricco dibattito che si è sviluppato all’interno della Commissione (al quale hanno partecipato attivamente tutti i gruppi politici), aggiornati con i recenti documenti di finanza pubblica, le statistiche nazionali e internazionali, oltre che con i risultati delle analisi e delle indagini prodotte nel corso degli anni.
Il documento è stato predisposto nel rispetto di due criteri fondamentali: il rigore dell’analisi e la chiarezza dell’esposizione.
Particolare attenzione è stata dedicata alla selezione delle fonti informative e alla coerenza del percorso di analisi, elementi indispensabili in un settore così complesso e delicato. Si è inoltre adottato un approccio distaccato rispetto ai numerosi luoghi comuni che imperano nel dibattito quotidiano sul tema della sostenibilità.
L’obiettivo della massima chiarezza espositiva ha suggerito uno stile narrativo essenziale e lineare, evitando per quanto possibile un linguaggio tecnico o amministrativo.
Vincoli di tempo ed esigenze di sinteticità hanno infine portato alla predisposizione di una relazione che si propone di fornire un contributo di riflessione su alcuni argomenti ritenuti rilevanti, senza alcuna pretesa di esaustività. Si segnalano come meritevoli di ulteriore attenzione e approfondimento, in particolare, i seguenti temi: la promozione di una effettiva integrazione socio-sanitaria, lo sviluppo di una cultura capace di adottare nella pratica clinica un approccio inter-professionale, la valutazione dell'offerta di assistenza a domicilio del paziente e il superamento della logica prestazionale in alternativa all'adozione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali personalizzati.
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