Ieri si è riunita la conferenza Stato regioni per l’esame di otto degli undici schemi di decreto legislativo della L. 12472015 proposti dal Ministro Madia.
Al riguardo l’ANCI ha espresso, convintamente, il nostro proprio favorevole apprezzando il metodo usato, improntato alla condivisione e al lavoro d’insieme. Accelerare i tempi di risposta della burocrazia, evitare sovrapposizioni di competenze, semplificare la vita a cittadini ed imprese è fondamentale per lo sviluppo del Paese. I Comuni ci credono.
L’ANCi comunque per bocca del vicepresidente Umberto Di Primio ha espresso al governo l’auspicio di approfondire alcune questioni rimaste ancora irrisolte: “Innanzitutto siamo tornati a chiedere più attenzione sullo sblocco del turn over, ricordando al ministro Madia come oggi nei Comuni ci sia personale vecchio anagraficamente, così come vecchia è la parte dirigenziale, nonché ci sono figure infungibili la cui sostituzione va assicurata. Su entrambi gli aspetti – ha rimarcato il vicepresidente Anci – abbiamo avuto aperture dal Ministro”.
Sullo schema di decreto che regolerà la nuova segnalazione di inizio attività (Scia), per Di Primio serve “un miglior coordinamento tra le norme per evitare lungaggini che potrebbero derivare da diverse interpretazioni, laddove le sovrintendenze, ad esempio, dovessero non adeguarsi alle stesse procedure seguite dai Comuni”. Per quanto riguarda, invece, la norma sui licenziamenti, il sindaco di Chieti "è necessario estendere anche ad altre forme di sanzione disciplinare, e non solo a quelle per le false attestazioni, la norma che prevede la non decadenza passate le 48 ore dalla violazione del dipendente”.
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