mercoledì 9 dicembre 2015

Criticità della normativa contenuta nel d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (“Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”), in tema di esimenti alle cause di incompatibilità e di conflitto di interessi

Il Consiglio dell'ANAC ha inviato i questi giorni al Parlamento una interessante segnalazione datata 4 novembre 2015 in quanto sia nell’ambito della vigilanza svolta in seguito a segnalazioni pervenute che dagli approfondimenti effettuati in sede di attività consultiva è emerso che il predetto decreto 267 contiene alcune disposizioni non più coerenti con il nuovo sistema di incompatibilità/inconferibilità introdotto dal decreto 39; altre disposizioni - nello specifico quelle concernenti il conflitto di interesse dei membri degli organi politici - sembrano, invece, necessitare di integrazioni per assicurarne una maggiore efficacia. La segnalazione tocca numerosi punti che ho cercato qui di sintetizzare:
1. L’incompatibilità tra incarichi pubblici dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice con le cariche pubbliche elettive di regioni ed enti locali nel decreto 39 e nel TUEL
2. Esimente alle cause di incompatibilità (art. 67 del TUEL)
Non conforme all’impostazione accolta nel decreto 39 sembrerebbe, invece, la norma contenuta nell’art. 67 del TUEL che, tuttavia, diversi comuni interpellati nel corso dell’attività di vigilanza svolta da questa Autorità ritengono di poter invocare a sostegno della legittimità del proprio operato.
Nell’esercizio della facoltà prevista nell’art. 67, i comuni hanno potuto introdurre nei propri statuti disposizioni in base alle quali gli amministratori comunali sono legittimati a ricoprire incarichi e funzioni presso specifici enti controllati. 
Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, l’Autorità riterrebbe opportuno un intervento del legislatore diretto a rivedere tutte le disposizioni, contenute nel TUEL e in altri testi normativi, che risultino non più coerenti con la disciplina introdotta dal decreto 39, in tema di incompatibilità tra incarichi pubblici e cariche elettive di regioni ed enti locali; particolare urgenza sembra, comunque, rivestire l’abrogazione esplicita dell’art. 67 del TUEL. 
Infine, per le ragioni sopra evidenziate, si auspica, altresì, l’integrazione della disciplina di cui all’art. 78 del TUEL, al fine di garantirne l’effettiva applicazione.
In testo completo è reperibile qui:

Nessun commento:

Posta un commento