In questi giorni si è fatto un gran parlare del'aumento delle morti dalla guerra ad oggi, ma non è stato considerato quale era la popolazione italiana totale negli anni di riferimento. Dall'Istat ho preso i dati di tutti i censimenti effettuati e possiamo vedere che nell'ultimo censimento effettuato prima della guerra la popolazione italiana ammontava a 42.339.000 unità mentre nell'ultimo, effettuato nel 2013 era di 60.783.000. Pertanto il conteggio andrebbe fatto sulla base del rapporto di questi dati, ottenendo quindi un risultato molto diverso nel senso che i i 445.000 morti del 2015 riportati dalla stampa rappresentano oggi solamente il 7,32% mentre nel all'epoca della seconda guerra mondiale rappresentarono oltre il 10% della popolazione.
Penso che l'allarme vada ridimensionato, tuttavia rispetto agli ultimi anni c'è stata una inversione che, anche se di dimensioni contenute deve farci riflettere sui danni creati dalle norme che hanno progressivamente ridimensionato il SSN e le varie prestazioni specialmente quelle relative alla prevenzione. L'aumento del ticket ha inoltre fortemente colpito gli anziani che hanno cominciato a non curarsi più se non quando finiscono in ospedale. Sarebbe bene che alcuni governanti riflettessero su queste cose e prendessero provvedimenti seri invece di fare le solite promesse o mettere cartelli nuovi su strutture vecchie.
Penso che l'allarme vada ridimensionato, tuttavia rispetto agli ultimi anni c'è stata una inversione che, anche se di dimensioni contenute deve farci riflettere sui danni creati dalle norme che hanno progressivamente ridimensionato il SSN e le varie prestazioni specialmente quelle relative alla prevenzione. L'aumento del ticket ha inoltre fortemente colpito gli anziani che hanno cominciato a non curarsi più se non quando finiscono in ospedale. Sarebbe bene che alcuni governanti riflettessero su queste cose e prendessero provvedimenti seri invece di fare le solite promesse o mettere cartelli nuovi su strutture vecchie.
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