Uno dei problemi più gravi che affliggono gli enti locali sono le società partecipate che spesso sfuggono a tutti i controlli, anche perché secondo alcuni sarebbero nate proprio per questo. L'ANAC ancora una volta fornisce un contributo agli amministratori locali per migliorare i controlli loro spettanti sulle società partecipate individuando i parametri per analizzare la “sana gestione” delle società partecipate. Gli elementi di riferimento sono : una sana gestione finanziaria e una sana gestione dei servizi pubblici.
Nel quadro normativo che disciplina i rapporti tra gli enti locali e gli organismi da essi partecipati, il concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, da parte delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società a partecipazione di maggioranza, diretta o indiretta, di una pubblica amministrazione territoriale, si concreta nell’applicazione dei criteri della “sana gestione”, inteso come macro-parametro, la cui analisi è declinata:
a) in chiave economico-finanziaria, in base agli artt. 147, 147-quater (commi 2 e 3 in particolare) e 147-quinquies (comma 3 in particolare) del d.lgs. n. 267/2000, delineando come indicatori sostanziali lo scostamento rispetto agli obiettivi assegnati e i possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio dell'ente;
b) in chiave operativo-funzionale, con riferimento alla gestione dei servizi (pubblici e strumentali) secondo criteri di economicità e di efficienza (art. 1, comma 553, della legge n. 147/2013); i parametri standard di riferimento sono costituiti, per i servizi strumentali, dai prezzi di mercato mentre, per i servizi pubblici locali, dai parametristandard dei costi e dei rendimenti costruiti nell’ambito della banca dati delle Amministrazioni pubbliche (il concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica definito dalla disposizione non riguarda peraltro le partecipazioni di minoranza, come evidenziato dalla Corte dei Conti, sez. autonomie, nella deliberazione n. 24/SEZAUT/2015/FRG del 20 luglio 2015).
Le interpretazioni rese dalla Corte dei Conti in sede di pareristica e di giurisprudenza contabile consentono di individuare una serie di elementi che possono essere classificati come “indicatori” della sana gestione “finanziaria” e della sana gestione “operativa”.
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