giovedì 17 dicembre 2015

L'ANCI e la legge di stabilità

Il presidente dell'ANCI Fassino si è dichiarato abbastanza soddisfatto in merito al testo della legge di stabilità 2016, così come è stato di recente modificato, anche se se ha manifestato alcune preoccupazioni in marito a tre i punti su cui l’Anci è pronta a ripartire nel negoziato con il governo con l’inizio del nuovo anno. “Il superamento della Tasi con il ristoro ai Comuni è certamente positivo ma è una soluzione che consideriamo transitoria, nel corso del 2016 crediamo si debba arrivare a definire quali sono i tributi propri, e dunque l’autonomia fiscale e finanziaria su cui i Comuni potranno valere”. Ancora da sciogliere il nodo sul turn over del personale rimasto bloccato al vincolo del 25% delle cessazioni. “Questa norma prevista dalla legge di Stabilità è gravemente penalizzante per i Comuni e va modificata”, ha ribadito il presidente Anci.
A sua volta il vice presidente vicario dell'ANCI Perrone ha detto che un'altra questione irrisolta "riguarda gli uffici giudiziari, su cui i Comuni vantano un credito nei confronti dello Stato di circa 700 milioni di euro. Parliamo di somme pregresse che vanno dal 2012 fino al settembre di quest’anno quando c’è stato il passaggio di competenze. Solo a Lecce siamo a sette milioni di euro di crediti e sono somme che creano problemi alle nostre casse. Poi c’è la questione di quei Comuni che hanno approvato i bilanci oltre il termine del 30 luglio; parliamo di circa 1000 enti, molti dei quali impegnati con l’ultima tornata amministrativa, che non sono riusciti a chiudere i propri esercizi”. “In prima lettura al Senato nella Stabilità c’era una norma di salvaguardia che però è stata è stata ribaltata alla Camera, per giunta con parere favorevole del governo” Ha poi aggiunto Perrone che  “Questa situazione crea gravissimi problemi e se non risolta molti Comuni avranno difficoltà ad avere i bilanci in equilibrio poiché dovrebbero utilizzare le aliquote dello scorso anno”.

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