giovedì 17 dicembre 2015

LA CONFERENZA STATO REGIONI E LA LEGGE DI STABILITA'

La Conferenza Stato regioni ha esaminato la legge di stabilità. Per quanto rigurada la sanità si è espresso l'Assessore al bilancio della Lombardia Garavaglia il quale ha affermato che ci sono stati “passi avanti rispetto all'impostazione iniziale...resta una forte sofferenza sulla parte sanitaria". Ha aggiunto Garavaglia “Un giudizio positivo condizionato all'approvazione di una serie di emendamenti che però sappiamo già non saranno approvabili perché di fatto il testo è chiuso, quindi è un parere che, se vogliamo, è anche negativo”. Sempre Garavaglia ha ribadito che “Il tema e' che ci sono stati passi avanti rispetto all'impostazione iniziale, sono state recuperate risorse importanti sui tagli esistenti che erano insostenibili; resta però  una forte sofferenza sulla parte sanitaria: abbiamo il tema dei farmaci salvavita fuori dal tetto e dal pay back e ciò costa alle Regioni 308 mln di euro, poi c'è la stabilizzazione dei cosiddetti precari; si sa che bisogna assumere gente per via dei turni che vanno coperti e ci sono 320 mln di euro messi in legge si stabilità senza copertura, una spesa scoperta che si dovranno assumere le Regioni”. “Ci saranno Regioni in grado di affrontare questa spesa e altre nno; purtroppo però si aumenta il divario tra regioni che riescono a erogare servizi di alta qualità e regioni in sofferenza. Questa è pero tutta una scelta governativa".
La Conferenza Stato regioni ha infine individuato le regioni benchmark in materia sanità: sono Marche, Umbria e Veneto. "A noi interessa si vada verso l'efficientamento del sistema", ha commentato il coordinatore sempre  Garavaglia che e' anche presidente del Comitato di settore Regioni Sanità. Comunque si tratta di una  scelta "nella continuita'", ha sottolineato ricordando che le 
precedenti tre regioni individuate erano "Emilia Romagna, Veneto e Umbria".

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