domenica 20 dicembre 2015

LA LEGGE DI STABILITA' INCENTIVA UNIONI E FUSIONI DI COMUNI

Sin dalla prima riforma degli enti locali degli anni ’90 erano state introdotte norme per favorire le unioni o fusioni dei Comuni; disposizioni più complete che prevedono anche forme di collaborazione mirate a contenere la spesa e a migliorare l’efficienza, sono poi state inserite nel nuovo Testo Unico degli Enti Locali approvato con il D.lgs 267/2000 (artt. 30, 31, 32, 33 e 34). Nonostante il tempo trascorso, ancora oggi sono pochi i Comuni che hanno attuato le fusioni.
L’ ANCI, da sempre attenta a questo problema ha spinto fortemente affinché nella nuova legge di stabilità (il cui iter dovrebbe essere completato al Senato tra oggi e domani) fossero inserite norme per incentivare economicamente con dei premi i comuni che si uniscono o si fondono. Una quota del fondo di solidarietà comunale non inferiore a 30 milioni di euro andrà ad incrementare i contributi per le unioni e ulteriori 30 milioni saranno accantonati per le fusioni. In entrambi i casi ad accedere ai contributi non saranno solo gli enti di nuova creazione ma anche quelli già costituiti a partire dal 2014. 
Dal 2016 il contributo straordinario a favore degli enti che procedono a fusione salirà dal 20 al 40% dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010 «in misura non superiore a 2 milioni di euro per singolo beneficiario». In caso di fabbisogno eccedente le disponibilità verrà «data priorità alle fusioni o incorporazioni aventi maggiore anzianità» e le «eventuali disponibilità eccedenti rispetto al fabbisogno» saranno ripartite a favore degli stessi enti sulla base della «popolazione» e del «numero dei comuni originari». Sarà comunque data priorità alle fusioni o incorporazioni con maggiore anzianità. Le modalità di ripartizione del contributo saranno stabilite con decreto del ministero dell'interno, sentita la Conferenza stato-città.
la resistenza da parte delle comunità è comunque forte anche perché là dove sono state attuate le fusioni oltre alla perdita della identità i risparmi ottenuti sembra che siano stati pochi e dal punto di vista politico ci sono stati problemi in quanto il Comune più grande tende ad annullare la rappresentanza di quello più piccolo....

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