È ora di cambiare la classe dirigente, lo devono fare tutti i partiti o movimenti. Non è possibile che in un modo o nell'altro ci siano persone che da oltre venti anni siedono in Comune passando da un ruolo all'altro, anche se per ora la legge lo consente ancora.
È di questi giorni la pubblicazione sulla G.U. n. 294 degli statuti di tutti i partiti iscritti nel registro nazionale alla data del 30 novembre 2015; in alcuni di essi si trovano anche norme che prevedono un ricambio degli eletti ma pochi le rispettano. A ciò si deve aggiungere la finta ignoranza in merito alla differenza tra diritto ed etica. In una democrazia rappresentativa come la nostra non è possibile che un posto di parlamentare o di amministratore locale sia occupato da persone che non possono andare a testa alta per la strada. Leggo i nomi di alcuni che potrebbero essere candidati alle prossime elezioni, ma ci ricordiamo l'etimologia di questo termine? Nell'antica Roma che si voleva presentare alle elezioni indossava una veste bianca trattata anche con una specie di appretto per dargli maggiore lucentezza, proprio per indicare il proprio candore, la propria pulizia interiore; il suo nome veniva riportato sulle tabulae dealbatae, specie di lavagne bianche che erano esposte al populus nel Foro.
Il competitore organizzava dei comizi nelle saepta capaci di contenere fino a 70.000 persone, comizi dove elencava le proprie virtú e capacità e faceva le ultime esortazioni e promesse.
Ora, nonostante anche l'impegno della presidente Bindi che ha dato una forte svolta alla commissione antimafia, seguitano a circolare da qualche parte soggetti impresentabili, destinati presto o tardi a doversi dimettere non appena arriveranno a buon fine certi procedimenti.
Il fatto che un soggetto sia candidabile, non si trovi in situazioni di incompatibilità o di ineleggibilità non basta più, i cittadini hanno bisogno di soggetti con maggiore affidabilità che siano esenti da qualunque problema non solo con la giustizia, ma anche di natura etica.
E' proprio qui che dovrebbero fare maggiore attenzione quelli che sono chiamati a scegliere i candidati e a valutarli prima di metterli in lista.
Invece, nonostante tutto seguitano ad occupare posti di potere (grande o piccoli) persone che dovrebbero farsi da parte proprio per motivi etici, anche se non ci sono procedimenti penali a loro carico.
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