Dal Ministero della salute, dopo aver formalizzato la nomina dei Presidenti delle regioni a Commissari straordinari per la sanità regionale, si ipotizza ora la possibilità di tornare indietro e di saltare questo passaggio e di commissariare direttamente ASL e Aziende ospedaliere.
Una ipotesi suggestiva, che dimostra la tendenza delle amministrazioni centrali a riappropriarsi di molte competenze delle regioni e tra queste quella della sanità ignorando l'esito del referendum Costituzionale del 4 dicembre e il ruolo politico delle regioni.
E' peraltro reale il divario esistente nei LEA tra nord e sud e che penalizza fortemente l'intero nostro Paese in quanto a livello internazionale l'Italia è arretrata al 22° posto in Europa proprio per questo motivo, benché ci siano alcune regioni che hanno una sanità di eccellenza.
Non si comprende allora come mai il Ministero abbia acconsentito di recente a nominare proprio i presidenti delle regioni (il casus belli era la Campania) che sono i veri responsabili politici di molte situazioni.
I presidenti delle regioni che adesso potranno essere nominati non sono quelli che hanno creato il dissesto nelle regioni e che l'elettorato ha punito sostituendoli
RispondiEliminaQuindi è sbagliata l'affermazione fatta. Nominare come commissario il presidente della regione Campania e Calabria è solo correggere un poderoso errore del passato. Nessuno degli attuali Presidenti era coinvolto nelle amministrazioni che hanno creato il disastro nei propri servizi sanitari. Nominarli commissari per la sanità è l'unica cosa giusta da fare oggi imponendo che si assumano quella responsabilità diretta che gli elettori hanno conferito loro eleggendoli. Commissariare le aziende in deficit è tutt'altra questione
I presidenti delle regioni che adesso potranno essere nominati non sono quelli che hanno creato il dissesto nelle regioni e che l'elettorato ha punito sostituendoli
RispondiEliminaQuindi è sbagliata l'affermazione fatta. Nominare come commissario il presidente della regione Campania e Calabria è solo correggere un poderoso errore del passato. Nessuno degli attuali Presidenti era coinvolto nelle amministrazioni che hanno creato il disastro nei propri servizi sanitari. Nominarli commissari per la sanità è l'unica cosa giusta da fare oggi imponendo che si assumano quella responsabilità diretta che gli elettori hanno conferito loro eleggendoli. Commissariare le aziende in deficit è tutt'altra questione