Il Senato ha approvato il 15 marzo scorso, con 156 voti a favore, 121 contrari e un astenuto il ddl di riforma del processo penale.
Il provvedimento avendo subito delle modifiche deve tornare all'esame della Camera che l'aveva approvato nel settembre scorso.
Molto attesa la riforma della prescrizione che per alcuni reati in danno dei minori, decorrerà dal compimento della maggiore età della vittima (salvo che la notizia del reato sia precedente al compimento dei 18 anni). Il provvedimento dispone inoltre che l'interruzione della prescrizione non può comportare l'aumento di più della metà del tempo necessario a prescrivere anche per i reati di corruzione, concussione, peculato.
È previsto l'aumento delle pene per furti e rapine.
C'è anche l'inasprimento delle sanzioni per il voto di scambio politico-mafioso, che viene punito con il carcere da sei a dodici anni (attualmente è da 4 a 10 anni), l'aumento delle pene per il furto in abitazione, lo scippo e la rapina (da 4 a 10 anni), per l'estorsione aggravata (da 6 a 7 anni).
Nel disegno di legge non manca l'attenzione al problema delle intercettazioni, per le quali è prevista una delega al Governo sulle misure per garantire la riservatezza e la diffusione di immagini o conversazioni telefoniche fraudolentemente captate.
Sarà punito fino a 4 anni chi diffonde registrazioni di conversazioni tra privati captate fraudolentemente al solo fine di infangarne la reputazione. Non c'è punibilità è esclusa se le registrazioni integrano una prova in un processo o sono usate per la difesa o per il diritto di cronaca.
Il testo approvato è il seguente: S. 1824
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