In occasione della giornata dell'acqua l'ISTAT ha pubblicato dati molto preoccupanti, in particolare:
Il volume di acqua erogata agli utenti delle reti di distribuzione dell’acqua potabile dei comuni capoluogo di provincia è stato di 1,63 km3 nel 2015 (circa dieci volte la capacità massima dell’invaso del Vajont), che corrisponde a un consumo giornaliero di 245 litri per abitante (23 litri in meno rispetto al 2012).
Nel 2015 è andato disperso il 38,2% dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile dei comuni capoluogo di provincia (dal 35,6% del 2012), non raggiungendo pertanto gli utenti finali.
La perdita giornaliera reale, al netto degli errori di misurazione e degli allacciamenti abusivi, ammonta a circa 50 m3 per ciascun chilometro delle reti di distribuzione: un volume che, stimando un consumo medio di 89 m3 annui per abitante, soddisferebbe le esigenze idriche di un anno di 10,4 milioni persone.
Nel 2016, il 9,4% delle famiglie italiane lamenta un’erogazione irregolare dell’acqua nelle abitazioni, una percentuale comunque in diminuzione rispetto al 2002 (14,7%), ma che assume ancora valori pari a 37,5% in Calabria, 29,3% in Sicilia e 17,9% in Abruzzo.
Come nell'anno precedente, anche nel 2016 tre famiglie su dieci dichiarano di non fidarsi a bere acqua dal rubinetto.
Anche Acqualatina subisce perdite in misura rilevante dovuto per lo più alla vetustà della rete, mentre migliora la qualità dell'acqua fornita.
Molta attenzione è stata posta nel corso dell'anno passato all'adeguamento dei depuratori presenti a Sabaudia e in particolare a quello di Belsito allo scopo di prevenire guasti, specialmente durante la stagione estiva.
Nessun commento:
Posta un commento