domenica 26 marzo 2017

LA CRUNA DEL LAGO

In occasione della campagna elettorale alcuni candidati a corto di argomenti si ricordano del Lago di Paola. 
C’è chi ripesca ancora una volta il problema della proprietà (nonostante tutte le sentenze e i pareri dell’Avvocatura dello Stato), chi favoleggia di un porto (ignorando la normativa statale e quella regionale), chi vuole riaprire il discorso della navigabilità del lago ed infine chi ha nostalgia delle gare di motonautica, mostrando ancora una volta la manifesta volontà di non voler rispettare le regole di questo territorio. 
I cittadini non si sono dimenticati di chi voleva portare sul lago di Paola 250 house boat, per non parlare del progetto del Presidente della provincia di Latina Cusani, caldeggiato da interessi locali, per far passare i maxi yacht di un cantiere che aveva sede sulle rive del lago, tempestivamente bloccato dalla stessa Ministra dell’ambiente Prestigiacomo. 
Come si potrebbe dimenticare poi l’abbattimento (rimasto impunito) del “ponte della memoria”, nei pressi della foce dell’emissario del lago a Torre Paola, che ha determinato l’innesco di forti processi di erosione all’interno del canale romano? 
Ma soprattutto i cittadini non si sono dimenticati di uno dei primi atti adottati da Lucci dopo la sua prima elezione a Sindaco: la famosa ordinanza n. 7 del 13 giugno 2009 con cui veniva ripristinata la navigabilità a motore del lago di Paola, prontamente annullata dal prefetto Frattasi in quanto non era stata rispettata la procedura prevista per questo tipo di ordinanze che prevede la preventiva comunicazione al Prefetto. 
Il divieto di navigazione a motore venne in seguito confermato dalla Procura della Repubblica di Latina del 18 giugno 2009, dalla nota del Ministero ambiente e della tutela del territorio e del mare, Direzione generale per la protezione della natura del 22 giugno 2009 e dalla nota della regione Lazio, dipartimento territorio del 10 luglio 2009.

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