martedì 28 marzo 2017

SUL NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE UN INTERESSANTE STUDIO

Sul numero del 2 marzo scorso del New England Journal of Medicine è stato pubblicato un interessantissimo studio intitolato "Conflicts of Interest for Patient-Advocacy Organizations" nel quale vengono prese in esame 104 grandi organizzazioni di difesa dei pazienti degli USA, almeno l' 83% ha ricevuto sostegno finanziario da parte delle industrie farmaceutiche di produttori di  dispositivi medici  e da aziende biotecnologiche, ma molti dirigenti del settore siedono spesso consigli direttivi. Gli autori raccomandano una maggiore trasparenza sul coinvolgimento del settore.
In Italia il Codice EFPIA (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche) è un codice di condotta che impone a tutte le aziende che fanno parte dell’EFPIA e le aziende che sono membri di associazioni che fanno parte dell’EFPIA (Farmindustria) di rivelare i trasferimenti di valore per operatori sanitari e le organizzazioni sanitarie (HCOs).
Le Aziende aderenti devono pertanto adottare misure di trasparenza all’interno dei propri codici nazionali entro il 21 dicembre 2013. Le prime rivelazioni saranno effettuati entro il 30 giugno 2016, per i pagamenti effettuati nel 2015. Queste informazioni saranno pubblicate su una piattaforma pubblica, che potrebbe essere sul sito web della società o, in alcuni paesi, una piattaforma centralizzata, con i dati provenienti da diverse società.
Il Codice sulla Trasparenza dell’EFPIA stabilisce le linee guida per la divulgazione di alcuni trasferimenti di valore nei confronti di operatori sanitari e organizzazioni sanitarie. Esempi di transazioni che devono essere divulgate comprendono: contributi ad organizzazioni sanitarie e compensi a fronte di consulenze scientifiche di operatori sanitari.
Il Codice EFPIA ed il Codice Deontologico di Farmindustria garantiscono un compenso appropriato ai medici e alle organizzazioni sanitarie coinvolte negli studi clinici al fine di progredire in ambito scientifico sull’utilizzo dei farmaci promuovendo al contempo la formazione degli operatori sanitari. Cioè portare una maggiore trasparenza a questo rapporto vitale fra azienda e operatori sanitari e di rafforzare la base per la collaborazione in futuro. Industria è essere proattivo. 
La collaborazione tra l’industria e gli operatori sanitari è ad esclusivo beneficio dei pazienti. Si tratta di un rapporto che ha consegnato numerosi farmaci innovativi e ha cambiato il modo in cui molte malattie incidono sulla nostra vita. L’Industria e gli operatori sanitari collaborano in una serie di attività di ricerca clinica per condividere le migliori pratiche cliniche e lo scambio di informazioni su come le nuove medicine si inseriscono nel percorso del paziente.
In Italia serve più trasparenza circa l'uso delle somme ricevute dalle organizzazioni che troppo spesso invece di finire ai pazienti vengono utilizzate per pagare il personale, per convegni ecc.
Lo studio lo trovate qui: NEJM MARCH, 2

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