giovedì 10 marzo 2016

L'AUDIZIONE DELL'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE PUGLIA PRESSO LA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL SENATO SUI TEMI DEL CAPORALATO

La commissione Agricoltura del Senato ha teuto una serie di audizioni sui disegni di legge nn. 2217 e 2119 (contrasto sfruttamento lavoro in agricoltura).
Tra gli altri è stato sentito il Coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza Stato regioni, Leonardo Di Gioia (Regione Puglia). 
Come riferito dal periodico telematico Regioni.it l'assessore Di Gioia ha illustrato alla commissione i risultati e le opportunità dei provvedimenti adottati dalla regione Puglia, senza nascondere le aree di persistente criticità: “La riflessione che va avviata riguarda le modalità migliori per poter contrastare il caporalato - fenomeno che nel passato è entrato purtroppo nel ‘bagaglio’ dell’impresa agricola - incidendo attraverso due modalità.
Secondo l'assessore Di Gioia due sarebbero le leve su cui agire: 
  • La prima è quella di riconoscere un ‘valore etico’ alle aziende che impiegano manodopera, ancorché stagionale, in modo regolare e rispondente alle normative. Lo si può fare agendo su ogni genere di fruizione di fondi pubblici: da quelli europei alle risorse regionali. L’importante è che gli indici o i parametri adottati per valutare i requisiti dell’impresa che accede a fondi pubblici siano dinamici, tengano cioè conto dei cambiamenti di metodologie di coltivazione e raccolta e delle innovazioni tecnologiche.
  • La seconda deve incidere, come abbiamo sperimentato in Puglia, su quelle caratteristiche che finora hanno costituito dei punti forza del caporalato: trasporti e ospitalità, Il “caporale” fa affari approfittando proprio di alcune carenze pubbliche. Va organizzata, almeno in certi periodi, un’articolazione del trasporto pubblico locale che metta in collegamento il personale migrante, soprattutto stagionali, con i luoghi di lavoro. E vanno incentivate le aziende in un’azione di collaborazione con il livello pubblico per la creazione di adeguati alloggi temporanei.
Sempre in base a quanto riportato dal periodico Regioni.it, l'assessore Di Gioia ha concluso che queste azioni  possono portare al rafforzamento di una rete di qualità, giacché determinati comportamenti non sono solo discutibili sul piano morale, ma arrecano un grave danno all’agricoltura e all’industria alimentare italiana di qualità”.

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