giovedì 24 gennaio 2019

UNA VERTENZA NAZIONALE PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DELLA SANITA' PUBBLICA E' UNO DEI PUNTI DI FORZA DEL DOCUMENTO APPROVATO DAL XVIII CONGRESSO DELLA CGIL

Il documento approvato dal XVIII Congresso nazionale della Cgil, nel corso del quale è stato eletto nuovo segretario generale nazionale Maurizio Landini  ritiene non rinviabile aprire una vertenza nazionale per la difesa e lo sviluppo della sanità pubblica il cui obiettivo prioritario sia ripristinare la garanzia del diritto universale alla salute, incrementando il finanziamento al Fondo sanitario nazionale, garantendo in ogni Regione una dotazione di servizi di prevenzione, ospedalieri e territoriali, adeguata alle esigenze della popolazione. 
Per contrastare i fenomeni della mobilità passiva e degli inaccettabili tempi d’attesa occorre potenziare la strumentazione e gli organici, rafforzare il rapporto di lavoro esclusivo dei medici e verificare l’utilizzo dell’intramoenia. 
Tutto ciò, attraverso una riorganizzazione dei servizi più aderente ai bisogni, da realizzare con la partecipazione democratica dei cittadini, senza sottostare a logiche legate ad interessi economici, corporativi o localistici. 
Particolare attenzione deve essere posta ai servizi che attuano la piena applicazione delle legge 194/1978, per garantire la libera scelta di maternità. 
Occorre superare inappropriatezze, diseconomie, fenomeni d’illegalità e investire maggiormente, anche attraverso un apposito piano nazionale, nella prevenzione e nella rete dei servizi socio-sanitari territoriali, ad iniziare dalle case della salute, dalle strutture residenziali e semi-residenziali per i non autosufficienti, dall’assistenza domiciliare integrata, con una attenzione alla medicina di genere. 
È necessario inoltre investire sulle nuove tecnologie e sul personale, attraverso un piano straordinario per la buona e piena occupazione che vada oltre le stabilizzazioni e il turn over, che superi i diffusi fenomeni di precarietà, favorisca la formazione e la partecipazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici della sanità pubblica e privata. 
Inoltre è ormai ineludibile superare il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari per medici e professioni sanitarie. Vanno eliminati immediatamente i super ticket e modificato l’attuale sistema dei ticket, rendendolo equo per tutti e compatibile con l’accesso alle prestazioni.

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