martedì 15 gennaio 2019

LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SULL'UTILIZZO DEI FONDI DELL'UNIONE EUROPEA

La Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti,  con deliberazione n. 1 del 2019 ha approvato la relazione annuale relativa all'anno 2018 sui rapporti finanziari con l'Unione europee l'utilizzazione dei fondi comunitari.
Nelle conclusioni della relazione si legge quanto segue:
Con riguardo alla Programmazione 2007-2013, si evince un elevato tasso di utilizzazione dei Fondi in esame da parte di diverse Regioni (Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Trentino Alto Adige/Provincia autonoma di Trento, Puglia, Basilicata), mentre maggiori criticità si sono riscontrate relativamente alla Sicilia, con riferimento al FESR, con la verifica dell’esistenza, all’interno del Programma, di progetti mai certificati. Con riguardo alla Sicilia, un particolare rilievo è rivestito dal Grande Progetto “II lotto della PalermoAgrigento”. L’inserimento di tale progetto tra quelli a cavallo tra le due Programmazioni 2007-2013 e 2014-2020 è stato proposto dall’Autorità di gestione e accettato. Quando tale procedura sarà stata conclusa, potrà essere riproposta la domanda di certificazione finale e potrà essere ripresentato il Rapporto finale di esecuzione.
Una particolare disarmonia si è riscontrata nella Regione Campania, in ordine alla gestione dei due Fondi principali: riguardo alle risorse FESR, destinate alle piccole e medie imprese, si rileva l’elevato ammontare dei finanziamenti ancora da erogare, mentre rispetto al FSE l’analisi effettuata sul Fondo microcredito piccoli comuni campani ha evidenziato la coerenza con gli obiettivi previsti. Relativamente alla Programmazione 2014-2020, la Lombardia, nell’ambito della gestione del FSE, ha già attivato risorse pari al 49% della dotazione finanziaria, evidenziando il raggiungimento dell’obiettivo intermedio 2018 per 4 indicatori di output su 7, ma non conseguendo l’obiettivo intermedio per nessuno dei 4 indicatori finanziari. Con riguardo al Piemonte e alla Sicilia si rileva un generale ritardo, mentre, per quanto riguarda la Sardegna nessuna spesa risulta certificata. Viene evidenziata l’erogazione di importi soltanto a titolo di anticipazioni. Il Trentino Alto Adige/Provincia autonoma di Trento, come è stato ricordato, sempre rispetto alla nuova Programmazione, evidenzia un tasso complessivo di realizzazione dei pagamenti pari al 18,42%. Una diffusa accelerazione nella realizzazione dei programmi si è rilevata in Toscana, rispetto ai precedenti esercizi, mentre in Emilia-Romagna, riguardo al FESR, a fronte di un’alta percentuale di impegni vincolanti, rispetto alla dotazione finanziaria complessiva (67%), si registra l’11% dei pagamenti effettuati. Quanto al FSE, sempre relativamente all’Emilia-Romagna, a fronte di impegni pari al 53,99%, - in gran parte concentrati sull’Asse “Occupazione” - si registra una capacità di spesa di poco superiore al 10% e una percentuale assai elevata di progetti avviati alla data del 31 dicembre 2017 (82,35%). Dall’esame delle Parifiche delle Sezioni regionali di controllo e delle Relazioni speciali elaborate, si conferma la diffusa attenzione delle Sezioni stesse alle dinamiche dei Fondi comunitari e alla loro gestione. Le valutazioni formulate dalle Sezioni regionali coincidono, in generale, con le considerazioni formulate dalla Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali e contenute nei pertinenti capitoli della presente Relazione, pur tenendo conto dei diversi contesti locali e delle peculiari tipologie di intervento che hanno contraddistinto l’impegno delle singole Regioni.
Qui trovate la  Delibera 1/2019

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