mercoledì 23 gennaio 2019

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE CHE NON E' PIU' IN GRADO DI GARANTIRE L'EQUITA' AI CITTADINI

Questa mattina, presso la sala dei gruppi parlamentari della Camera in via di Campo Marzio è stato presentato il 14° Rapporto del CREA sanità dell'Università di Tor Vergata.
Dopo una breve introduzione del Rettore dell'Università ha preso la parola il prof. Spandonaro che ha illustrato le linee guida del lavoro per poi lasciare l'illustrazione delle varie parti del rapporto e delle relative slides alla prof.ssa Barbara Polistena.
Si sono poi succeduti moltissimi interventi di notevole spessore: dal capo di Gabinetto del Ministero della salute il Consigliere  Carpani,  all'assessore dell'Emilia e Romagna Venturi, al dott. Scotti, segretario nazionale della FIMG, al presidente della Fiaso Ripa di Meana.
Molti degli intervenuti si sono soffermati sul termine "efficientamento" del SSN contenuto nella legge di bilancio 2019 al comma 515.dell'art.1 secondo cui  "Per gli anni 2020 e 2021, l’accesso delle regioni all’incremento del livello del finanziamento rispetto al valore stabilito per l’anno 2019 è subordinato alla stipula, entro il 31 marzo 2019, di una specifica intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per il Patto per la salute 2019-2021 che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi". Dopo tanti anni di blocco delle assunzioni, ma non dell'affidamento di servizi all'esterno, suona veramente offensivo per molti operatori ed amministratori, mentre non si parla di messa in pratica dei costi standard.
A tutti gli intervenuti è stato fatto omaggio di una copia del rapporto che quest'anno ha raggiunto le 532 pagine ricche di moltissimi grafici per la prima volta a colori. 
Dopo aver dimostrato che l'Italia è uno dei Paesi più longevi al mondo, risultato questo raggiunto con poca spesa rispetto agli altri paesi dell'occidente europeo,è stato illustrato ampiamente il problema delle spese out of pocket  che è in continua ascesa specialmente nel nord Italia.
Per la prima volta il rapporto viene affrontato il problema del fatto che il SSN non garantisce adeguatamente l'equità creando disagio economico al 5,5% delle famiglie, un disagio che è più accentuato al sud (7,9%) che al nord (3,5%). 

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