martedì 29 gennaio 2019

L'ITALIA PUR MIGLIORANDO NEL PUNTEGGIO E' ANCORA AL 53° POSTO DELLA CORRUZIONE PERCEPITA AL MONDO


Il nuovo rapporto di Transparency International sulla corruzione percepita che dice che la maggior parte dei paesi sta facendo progressi minimi o nulli nel porre fine alla corruzione. Ancora peggio, rivela che il continuo fallimento della maggior parte dei paesi a controllare in modo significativo la corruzione sta contribuendo a una crisi della democrazia in tutto il mondo.  
L'indice classifica 180 paesi utilizzando una scala da 0 a 100, dove 0 è altamente corrotto e 100 è molto pulito. 
Quest'anno, oltre due terzi dei paesi hanno un punteggio inferiore a 50, con un punteggio medio globale di soli 43. Con molte istituzioni e norme democratiche attualmente minacciate - spesso capobanda con tendenze autoritarie o populiste - abbiamo analizzato la relazione tra corruzione e tendenze della democrazia globale. 
Ad avviso di Transprency Internatinal la corruzione nel settore pubblico può contribuire a far regredire istituzioni e valori democratici. Ad esempio, l'Ungheria e la Turchia sono diminuiti nei loro punteggi negli ultimi cinque anni. Allo stesso tempo, la Turchia è stata declassata da "parzialmente libera" a "non libera" da Freedom House, mentre l'Ungheria ha registrato il punteggio più basso per i diritti politici dalla caduta del comunismo nel 1989. 
Questi rating riflettono il deterioramento dello stato di diritto e la democrazia istituzioni, nonché uno spazio restringente per la società civile e i media indipendenti. 
Nel frattempo gli Stati Uniti con soli 71 punti hanno abbandonato i primi 20 paesi nel CPI. Il punteggio basso arriva in un momento in cui gli Stati Uniti stanno sperimentando minacce al loro sistema di controlli e equilibri insieme a un'erosione delle norme etiche ai più alti livelli di potere.
Per quanto riguarda l'Italia il  punteggio è migliorato di otto punti passando da 44 (2015) a 52 (2018), ma la classifica purtroppo ancora non è soddisfacente ponendoci al 57° posto, dopo Botswana, Ruanda, Namibia, ecc.
Senza dubbio il miglioramento del punteggio è merito dell'ANAC e del suo Presidente, ma il percorso è ancora molto ma molto lungo dato che come si vede la corruzione percepita è molto elevata e purtroppo il dato è confermato dalla micro corruzione quotidiana che è molto più diffusa di quanto si pensi.  
La Magistratura ha fatto molto in questi anni anche grazie alle Forze dell'ordine, ma quando si leggono i Piani triennali per la prevenzione della corruzione e della trasparenza predisposti da alcuni Comuni e da certe ASL veramente cadono le braccia a causa della sottovalutazione del fenomeno.

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