In un suo lungo comunicato pubblicato sul sito web dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani il presidente dell'ANCI Antonio Decaro, a proposito dell'approvazione della legge di Bilancio ha dichiarato che è stata vinta la battaglia per ridurre il vincolo del Fondo dei crediti di dubbia esigibilità (FDCE) (l’accantonamento passa dal 70 al 75% non al previsto 85%) è misurabile in circa 300 milioni, la quota di risorse oggetto di perequazione inizialmente prevista al 55 per cento, è portata al 45 per cento.
Poi, ha aggiunto Decaro è stato confermato il contributo Imu Tasi per il ristoro del minor gettito, pari a 300 milioni; è prorogata la possibilità di utilizzare liberamente i risparmi, per la spesa corrente, derivanti dalla rinegoziazione dei mutui, e le spese di progettazione rientrano tra quelle finanziabili dai permessi a costruire.
I tempi dei piani di riequilibrio finanziario, della massima importanza per prevenire più gravi difficoltà, sono stati rimodulati fino a 20 anni.
Significative modifiche alla legge di bilancio sono state ottenute anche per specifiche categorie di enti per i quali Decaro ha rivendicato di aver dato battaglia in tutte le occasioni utili: i piccoli Comuni, oltre il 70 per cento del totale dei Comuni italiani, e le 14 Città metropolitane, nate da poco e ancora in attesa di poter espletare la funzione per cui sono state istituite. “Sono stati destinati 10 milioni di euro annui per la legge sui piccoli comuni.
Per il servizio di tesoreria sarà possibile il ricorso a Poste italiane, con il supporto finanziario di Cassa depositi e prestiti.
Il turn over del personale passa al 100 per cento per tutti i Comuni con meno di cinquemila abitanti.
È stato aumentato il contributo per le fusioni di Comuni e rinviato a fine 2018 l’obbligatorietà per la gestione associata.
È stato ulteriormente semplificato il Dup.
Turn over al 100 per cento anche per le Città metropolitane che come le Province si vedono considerevolmente aumentato il contributo aggiuntivo per il 2018.
Ancora per gli investimenti Decaro ha affermato che “Oltre ai 250 milioni per il bando aree degradate e gli 850 in tre anni per la messa in sicurezza del territorio, che vanno in aiuto dei Comuni non capoluogo ci sono i cento milioni per progetti di mobilità sostenibile, i 288 milioni per misure di efficientamento energetico, la conferma del contributo da 75 milioni per il trasporto disabili, i 30 milioni per il fondo di progettazione degli enti locali e l’istituzione del fondo da 5 milioni per effettuare demolizioni di manufatti abusivi.
Nel capitolo investimenti non si può sottovalutare che è stato risolto il problema degli incentivi per le funzioni tecniche nel tetto dei trattamenti accessori del personale, che rientrano nelle spese di investimento".
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