venerdì 1 dicembre 2017

UNA NORMA CHE AFFRONTA IL PROBLEMA DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE CREATO DAI POLIGONI DI TIRO

Il comma 181 del disegno di legge per il bilancio dello Stato 2018 prevede che al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (è il Codice dell'ambiente), siano apportare le seguenti modifiche:
a) all’articolo 184, dopo il comma 5-bis sono inseriti i seguenti:
«5-bis.1. Presso ciascun poligono militare delle Forze armate è tenuto, sotto la responsabilità del comandante, il registro delle attività a fuoco. Nel registro sono annotati, immediatamente dopo la conclusione di ciascuna attività:
a) l’arma o il sistema d’arma utilizzati;
b) il munizionamento utilizzato;
c) la data dello sparo e i luoghi di partenza e di arrivo dei proiettili.
5-bis.2. Il registro di cui al comma 5- bis.1 è conservato per almeno dieci anni dalla data dell’ultima annotazione. Lo stesso  è esibito agli organi di vigilanza e di controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, su richiesta degli stessi, per gli accertamenti di rispettiva competenza.
5-bis.3. Entro trenta giorni dal termine del periodo esercitativo, il direttore del poligono avvia le attività finalizzate al recupero dei residuati del munizionamento impiegato.
Tali attività devono concludersi entro centottanta giorni al fine di assicurare i successivi adempimenti previsti dagli articoli 1 e seguenti del decreto del Ministro della difesa 22 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 15 aprile 2010»;

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