Con Decreto del Commissario ad Acta 28 novembre 2017, n. U00502 è stato provveduto alla Ripartizione del Fondo Sanitario Regionale indistinto 2017.
Come si può vedere la quota destinata all'assistenza ospedaliera è stata ridotta al 44% mentre quella destinata al territorio è al 19%, ma ad essa dobbiamo aggiungere la prevenzione, per la quale c'è sempre solo il 5% , la medicina di base, con il 7%, la farmaceutica con l' 11,66% e la specialistica con il 13%. Il grosso è per l'assistenza distrettuale che arriva al 51%.
Il totale da ripartire è 10.344.592.395,00. ma prima di assegnare le somme alle ASL da questa somma vengono sottratte le somme per l'ARES 118, quelle per l'abbattimento delle liste di attesa, quelle per il contrasto al gioco d'azzardo, quelle per la stabilizzazione dei precari, quelle per la didattica e la ricerca, quelle per il piano di rientro delle Aziende ospedaliere, quelle per i policlinici universitari, quelle per gli IRCCS, ecc. per cui alla fine la quota da ripartire a quota capitaria si riduce ad € 8.529.649,857.
In sostanza, dato che i Policlinici, gli IRCCS e le Aziende ospedaliere sono tutti a Roma, un cittadino della capitale è assistito meglio di uno delle province.
Siamo ancora molto lontani dalla sanità a Km zero cui puntano nelle regioni del nord.
In sostanza, dato che i Policlinici, gli IRCCS e le Aziende ospedaliere sono tutti a Roma, un cittadino della capitale è assistito meglio di uno delle province.
Siamo ancora molto lontani dalla sanità a Km zero cui puntano nelle regioni del nord.
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