A Formia si ritorna a parlare di Policlinico del Golfo.
Voglio ricordare quando il 15 aprile dell'anno 2005 nella Sala Sicurezza del Comune, alla presenza del Sindaco Bartolomeo, del vice Sindaco Liguori, dell’Assessore alle Opere Pubbliche Michelangelo Gargano, dell’Assessore ai Servizi alla Persona, Carmine Luongo, dell’Assessore alle Risorse Umane e Finanziarie e Patrimonio Comunale, Girolamo De Magistris, dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Claudio Marciano, dei Consiglieri Comunali Francesco Occipite Di Prisco, Delio Fantasia, Silvestro Costa, Nicola Riccardelli, membri della Commissione paritetica per l’Ospedale, e del Consigliere Nicola Magliozzi, fu fatto il punto sull’iter che avrebbe dovuto portare alla realizzazione del Policlinico del Golfo.
Il progetto presentato era quello tipo elaborato dall'arch. Renzo Piano per volere del Ministro Veronesi.
Il progetto era basato su una filosofia molto diversa da quella seguita fino ad allora e mirato a “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”.
Se da un lato la visione ottocentesca, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti.
Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”
La scelta dell'area unitamente al progetto molto avanzato avrebbe permesso di costruire un ospedale immerso tra gli ulivi.
A quell'evento seguì una visita sul posto dell'allora assessore regionale alla sanità Augusto Battaglia ma purtroppo le vicende politiche regionali dell'epoca non permisero di portare avanti il progetto che fu accantonato dalla Giunta regionale seguente.
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