domenica 17 dicembre 2017

GIUDIZIO DI PARIFICAZIONE DEL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE LAZIO REQUISITORIA DEL PROCURATORE REGIONALE ANDREA LUPI

In tutti gli enti pubblici uno dei problemi più gravi è quello della gestione del costo del personale.
La requisitoria del Procuratore Lupi sul Giudizio di Parificazione del rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2016 ha, affrontato in primo luogo il costo del personale:
"Proprio dal costo del personale è giusto iniziare l’esame degli atti di gestione più rilevanti. Anche a seguito degli esiti della verifica ispettiva condotta nel corso del 2012 dalla Ragioneria generale dello Stato, l'Amministrazione ha innanzitutto proceduto alla ricostruzione dei fondi per la contrattazione decentrata che ha determinato la complessiva e strutturale diminuzione, a decorrere dall’anno 2012, delle risorse destinate alla contrattazione integrativa di tutto il personale della Giunta regionale (comprensivo anche di quello proveniente dalle ex Aree Naturali Protette) pari a euro 5.177.182.00 per il personale del comparto e ad euro 1.275.233,00 per il personale dirigenziale. 16 Inoltre, sempre a seguito dei rilievi dei servizi ispettivi della Ragioneria è stata adottata l’unilaterale disapplicazione dell’accordo di contrattazione decentrata in materia di “Produttività individuale”, sottoscritto in data 10.10.2012, perché in contrasto con le vigenti disposizioni normative e contrattuali e per l’anno 2014, è stato emanato l’atto unilaterale, previsto dall’art. 40, comma 3-ter, del decreto legislativo n. 165/2001, riguardante la definizione delle percentuali per l’accesso alla premialità e la corresponsione del trattamento economico accessorio, da collegare alla performance individuale sulla base di quanto previsto dal nuovo “Sistema di misurazione e valutazione della prestazione e dei risultati” approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 662 del 14 ottobre 2014. Recentemente, con Accordo di contrattazione decentrata integrativa del 4 maggio 2017 sono state definite le modalità per l’erogazione dei compensi di produttività superando definitivamente un sistema di erogazione per acconti e prevedendo un sistema di corresponsione periodica a saldo a seguito di valutazione. Con accordi di contrattazione decentrata, a partire dall’anno 2013, si è provveduto ad una graduale riduzione della misura relativa alla retribuzione di risultato dei dirigenti che ha determinato un minor impegno finanziario, rispetto agli anni precedenti, di circa un milione di euro. Altri interventi hanno riguardato la struttura organizzativa con la soppressione dei 4 “Dipartimenti”, nonché la riduzione del numero delle “Direzioni regionali” passate dalle precedenti 20 alle attuali 16, con 17 conseguenti risparmi di spesa derivanti dalla minore corresponsione dei trattamenti stipendiali ai dirigenti di vertice dell’amministrazione e, a seguito dell’adozione del Piano triennale dei fabbisogni di personale della giunta regionale del Lazio 2017-2019, approvato con D.G.R. n. 561/2017, la rimodulazione della dotazione organica (D.G.R. n. 602/2017) che ha comportato una riduzione di € 1.093.403,88 dell’onere finanziario della dotazione organica. Ma l'intervento più incisivo si è realizzato con la ridefinizione dei criteri di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa (P.O.) e per la valorizzazione delle alte professionalità (A.P.), nonché con l'ulteriore riduzione del contingente delle posizioni disponibili. Con gli ultimi Accordi la retribuzione di risultato è stata stabilita nella misura massima percentuale del 10% della retribuzione di posizione. La ridefinizione dei contingenti di posizioni organizzative ha comportato una riduzione della spesa di 2,6 milioni di euro. Va ricordato infine che la Regione Lazio nel procedere alla regolarizzazione dei rilievi ispettivi della Ragioneria ha adottato, in ossequio all’art. 4 del decreto legge n. 16/2014, i piani di recupero delle risorse indebitamente stanziate (del. di Giunta n. 379 del 28 luglio 2015) e il graduale riassorbimento delle stesse con quote annuali a valere sui fondi degli anni successivi. La somma complessiva contestata in sede di ispezione, pari a € 10.059.400 per la Giunta regionale, è stata ripartita su n. 5 rate di € 2.011.880 18 per anno. Sul Fondo del personale del comparto per le annualità 2015 e 2016, sono state recuperate 2 delle 5 rate previste, anche attraverso l’utilizzo in compensazione dei risparmi effettivamente derivanti dalle misure di razionalizzazione organizzativa, nonché di quelli derivanti dalle misure di razionalizzazione della spesa di cui all’art. 16, commi 4 e 5, decreto legge n. 98/2011; ora è in corso di adozione il provvedimento di costituzione del Fondo per l’anno 2017. Accanto a questo piano di recupero, direttamente nei confronti dei percettori è stato attivato quello relativo alle somme indebitamente erogate a titolo di compensi per lavoro straordinario del personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione"

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