Oggi si festeggia in tutta Italia la liberazione.
Negli anni passati il Comune di Sabaudia non ha mai onorato questa festa così io e pochi altri andavamo al monumento ai caduti a deporre un mazzo di fiori in memoria delle persone che hanno dato la vita per la nostra libertà.
Tra le persone ricordate sulla lapide c'è Elisabetta Nocentini.
Ecco come la ricordo nel mio libro.
Ecco come la ricordo nel mio libro.
Sin dall’inaugurazione della città era stata l’ostetrica condotta di Sabaudia.
Ha fatto nascere la prima generazione dei sabaudiani.
Il 1° maggio dell’anno 1944, quantunque priva di mezzo di locomozione e malgrado l’infuriare dei mitragliamenti aerei, accorse immediatamente al richiamo di una gestante fino a Sant’Isidoro.
Al ritorno venne mitragliata da apparecchi a bassa quota, scontando con il sacrificio della vita il suo spirito di abnegazione e di attaccamento al dovere.
È stata insignita della medaglia d’oro al merito e di quella d’argento della sanità pubblica, quale fulgido esempio di dedizione al lavoro.
L’Amministrazione comunale ha voluto ricordarla intitolandole, con la deliberazione n. 53/2000, il largo realizzato negli anni ‘90, che si trova lungo via Duca del Mare.
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